Centesimo Anniversario dell'Assassinio di Giacomo Matteotti
Oggi ricorre il centesimo anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, antifascista fino alla morte, assassinato brutalmente dal regime fascista che, nelle ore successive, per bocca del suo stesso Duce, non ebbe neppure il coraggio di denunciarne i responsabili.
Non celebriamo dunque solo un martire, ma ricordiamo cosa sia stato quel regime in un momento storico, quello attuale, decisamente preoccupante per la nostra democrazia. Questo Paese, infatti, ciclicamente riscopre una certa fascinazione per lɜ leader autoritariɜ capaci di parlare direttamente con il popolo, senza intermediazioni. Proprio ciò che denunciò Giacomo Matteotti in quell’ormai celebre intervento in Parlamento, costantemente sbeffeggiato dalla maggioranza di allora. Matteotti per questo rimane un faro per lɜ democraticɜ e per lɜ antifascistɜ, uno che ha lottato per i diritti, la libertà e la democrazia contro il fascismo fino alla sua morte.
La sua eredità vive nelle azioni di chi si impegna per la giustizia sociale, contro ogni forma di oppressione e discriminazione. ARCI, con lɜ suɜ oltre un milione di iscrittɜ e quasi 4000 circoli, continua a promuovere questi valori, ricordando che la lotta per i diritti e la libertà è una battaglia di tuttɜ noi. Matteotti non sia solo un ricordo, ma un esempio che ci guida costantemente.
La campagna è stata realizzata da Archivio Tipografico, un’associazione di Arci Torino che si occupa di preservare e reinterpretare la tradizione artigiana della composizione a caratteri mobili e della stampa tipografica. Un progetto che si pone tra arte e grafica, tra storia e sperimentazione, che ci è sembrato adeguato per valorizzare la frase scelta per questa Festa della Liberazione 2024.