Dodici titoli di cinema del reale tra i più importanti della stagione, tra cui i pluripremiati “Piccolo corpo” e “Re Granchio” e il film-sorpresa di Venezia 79 “Margini”.
Nel catalogo anche i corti vincitori delle prime 5 edizioni del Premio Zavattini.
Il prossimo 12 novembre, nell’ambito del ViaEmili@DocFest, sarà annunciata la XII edizione de “L’Italia che non si vede”, la rassegna itinerante promossa da Arci e Ucca che racconta il Paese reale, i suoi problemi, il suo disagio, nel duplice senso che non teme di approfondire argomenti scomodi o comunque rimossi dai media e nel contempo cerca di avvicinare il pubblico a documentari “invisibili” perché falcidiati dalla censura di mercato.
Lo scopo principale della rassegna è quello di portare le opere più fragili, quelle meno attrezzate per competere sul mercato, “in profondità”, cioè nelle aree meno servite dall’esercizio, tanto più in un frangente in cui la forzata chiusura di centinaia di sale cinematografiche e la contemporanea ipertrofica offerta audiovisiva ha reso per molti titoli “L’Italia che non si vede” l’unico veicolo di visibilità e di visione condivisa. La presenza dei cinecircoli UCCA disseminati nell’intero territorio nazionale, in provincia così come nei piccoli centri, si sta rivelando una risorsa ideale proprio per ospitare quelle piccole produzioni che trovano spazio tra mille difficoltà.
Il 2022 ha evidenziato, nel giovane cinema italiano, un notevole fermento e segnali tangibili di un salutare ricambio generazionale, tornando a confrontarsi con i grandi temi sociali che attraversano il Paese e a farsi esplicitamente e orgogliosamente politico. Ed è proprio da questi piccoli, straordinari film che è composta un’edizione di alto profilo de L’Italia che non si vede, che ospita opere invitate ai principali festival internazionali: ben 5 provenienti dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, 2 dal Festival di Cannes, 2 dal Locarno Film Festival e i restanti 3 dalla Berlinale, dalla Festa del Cinema di Roma e dal Biografilm.
Le tematiche affrontate hanno la caratteristica dell’urgenza e della necessità, figlie dell’attuale temperie sociale e culturale: la necessità della Memoria (“Marcia su Roma” di Mark Cousins, ma anche l’invasione fascista dell’Albania – “La macchina delle immagini di Alfredo C.” di Roland Sejko, e il diario, a 20 anni di distanza, del G8 di Genova 2001 – “Se fate i bravi” di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone), la provincia e il disagio giovanile (“Margini” di Niccolò Falsetti, “Atlantide” di Yuri Ancarani, “Brotherhood” di Francesco Montagner), il diritto alla casa (“Il legionario” di Hleb Papou), la lotta per il riconoscimento dei diritti civili LGBT+ (“Let’s Kiss” di Filippo Vendemmiati), il tramonto del Sogno Americano (“Rosso di sera” di Emanuele Mengotti), il crudo ritratto dell’Italia vista dal maestro austriaco Ulrich Seidl (“Rimini”) e due straordinari lavori che si rifanno alla nostra ricca tradizione orale (“Piccolo corpo” di Laura Samani e “Re Granchio” di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis).
Film che non hanno trovato il loro pubblico, talvolta per i controversi temi affrontati, ma coraggiosi e importanti.
Una novità di rilievo della 12^ edizione è la richiesta ai cineclub di affiancare alla proiezione di ogni film quella di un cortometraggio, rinverdendo una tradizione purtroppo disattesa dall’esercizio da troppi anni. I corti proposti sono, tra l’altro, i vincitori delle prime 5 edizioni del prestigioso “Premio Zavattini”, in collaborazione con Fondazione AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
Le distribuzioni con cui sono stati siglati gli accordi sono state Istituto Luce Cinecittà, Fandango, I Wonder Pictures, ZaLab Film, Wanted Cinema, Nefertiti Film e Genoma Film.
La rassegna itinerante è curata da UCCA – Unione Circoli Cinematografici Arci, con la collaborazione di ARCI, AAMOD, e il sostegno di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.
Info: presidenza@ucca.it
Web: http://www.uccaarci.com/ https://www.facebook.com/UCCApagina/