Pochi giorni dopo la denuncia di Arci e FTDES (Forum tunisino per i diritti economici e sociali), l’Italia ha iniziato a rilasciare i migranti tunisini trattenuti illecitamente nel centro hotspot di Lampedusa.
Il signor A. racconta che ogni giorno 40 di loro vengono trasferiti con un traghetto dall’isola ad Agrigento e lì lasciati al loro destino senza alcuna informazione o orientamento ai servizi sul territorio. Nessuno ha spiegato loro la procedura per presentare richiesta d’asilo.
Nessuno ha tradotto loro – o dato il tempo di comprendere – il foglio che sono stati costretti a firmare per uscire dal centro: un decreto di allontanamento? un foglio di via?
Arci e FTDES oggi intendono denunciare che la stessa violazione di normative nazionali e internazionali sta avvenendo nel CPR di Caltanissetta.
Questa mattina il signor H. ha raccontato di essere trattenuto all’interno del centro da 11 giorni senza aver mai incontrato un giudice che abbia convalidato il trattenimento. Insieme a lui altri 70 cittadini tunisini.
Ogni lunedì e giovedì il Governo Italiano effettua delle espulsioni di massa rimpatriando decine di tunisini senza aver dato loro la possibilità di accedere alla richiesta di asilo.
Lunedì scorso non ci sono stati rimpatri solo grazie alle elezioni regionali siciliane che stanno impegnando diversamente le autorità.
Chiediamo pertanto che:
– i migranti trattenuti illegittimamente presso il CPR di Caltanissetta vengano immediatamente rimessi in libertà;
– tutti i migranti trattenuti nel centro hotspot di Lampedusa e nel CPR di Caltanissetta vengano informati, in una lingua a loro comprensibile, sui loro diritti;
– l’Italia metta fine alle procedure illegittime delle espulsioni di massa;
– l’Italia renda pubblica l’Intesa tecnica siglata con il Governo Tunisino.