L’Italia liberata è il grande progetto multimediale di Daniele Biacchessi sulle storie partigiane della Resistenza, realizzato in collaborazione con Associazione Arci Ponti di memoria e il sostegno morale di Arci nazionale, Coop Lombardia, Matera 2019 Open Future, Comune di Milano e di numerosi circoli Anpi sparsi nel territorio.
Lo spettacolo, partito il 21 novembre da Brescia (Auditorium Cisl), si snoderà in un lungo tour fino al 2020, anniversario della Liberazione, in versione solista e con le canzoni dal vivo di Marino e Sandro Severini dei Gang. Il libro omonimo esce il 2 aprile 2019 per Jaca Book.
Il film con la regia di Daniele Biacchessi e le illustrazioni di Giulio Peranzoni è pianificato nel 2020. L’intero progetto sarà finanziato attraverso una straordinaria campagna di crowdfunding dal 2 febbraio al 2 aprile 2019 sulla piattaforma Becrowdy.
L’obiettivo principale è quello di realizzare il più grande racconto sulla Resistenza italiana, attraverso le testimonianze dirette, il meccanismo della narrazione, e delle nuove generazioni che raccontano quello che hanno letto, sentito e assimilato dalle vecchie generazioni.
L’idea è quella di mettere in campo un passaggio di testimone tra chi c’era e non c’è più, e chi è stato il fruitore ultimo di questa narrazione. C’è il racconto di Tiziana Pesce, figlia dei gappisti Giovanni Pesce e Onorina Brambilla Nori, che in una sera d’estate gira per Milano con i suoi genitori. Riscopre così i rifugi dove i due partigiani avevano vissuto nella città occupata dai nazisti e dai fascisti. Tiziana, per la prima volta, rivela i nomi di quelle persone semplici, che non facevano parte della Resistenza, ma che comunque avevano rischiato la pelle per proteggere uno dei più leggendari ricercati dai carnefici.
La storica Claudia Cernigoi narra la storia di Igor Dekleva, uno degli scampati dalle grinfie della banda Collotti a Trieste. Gerardo La Bombarda tira fuori dal cassetto la sua vecchia tesi sulla partigiana e scrittrice Elsa Oliva.
Maila Pentucci ci porta tra gli ebrei internati nei campi di concentramento delle Marche.
Il cantautore Andrea Sigona ricorda la figura straordinaria del ribelle Giovanni Sponta ‘Gianni’.
Ivano Tajetti, dirigente dell’Anpi di Milano fa riaffiorare la memoria dello zio Renato Taietti, 17 anni, catturato in combattimento a Lodi Vecchio il 26 aprile 1945 e poi fucilato.
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici raccontano di ‘Bacio’ Capuzzo, ribelle fin dalla nascita.
E ancora l’intervista di Nico Tordini e Lino Tordini a Carlo Rovelli sui partigiani di Valgrande, la narrazione di Umberto Signorelli sull’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, la narrativa di Maria Gemma Girolami.
Sono storie partigiane raccontate da chi allora non c’era, ma che le ha apprese dai protagonisti. Storie partigiane che rappresentano la memoria viva di questo nostro paese.
Calendario completo del tour e informazioni su come donare su arci.it