Il 27 ottobre 2017, i promotori della campagna Ero Straniero – L’umanità che fa bene (di cui l’Arci fa parte) hanno consegnato alla Camera dei Deputati 90mila firme raccolte in sei mesi, a sostegno di una legge di iniziativa popolare per superare la normativa attuale, la Bossi-Fini, e definire nuove norme in materia di immigrazione.
Un successo nato dal basso e frutto di un intenso lavoro culturale, fatto sui territori attraverso l’incontro diretto con le persone, per chiedere alla politica un impegno serio: riformare la governance del fenomeno migratorio, ponendo attenzione alle grandi direttrici della regolarizzazione dei canali di ingresso, dell’apertura al lavoro, di una cultura che punti alla coesione sociale e ai diritti di cittadinanza.
Vogliamo rilanciare Ero Straniero, non solo perché venga messa al più presto in discussione la proposta di legge, ma anche come momento di dibattito politico ampio. Lo faremo a cominciare da venerdì 8 febbraio a Palazzo Marino, con un’iniziativa di carattere nazionale che coinvolgerà i promotori della campagna, le tante realtà e organizzazioni che hanno aderito, i sindaci, gli immigrati stessi, per ribadire che per noi l’immigrazione, se è ben governata, è una risorsa e un’opportunità per il Paese.
Da Milano, e a seguire da tutti i territori da cui vorremmo si snodassero tante iniziative locali, lanceremo un appello forte ai parlamentari, affinché si impegnino a calendarizzare la proposta di legge, avviando un dibattito costruttivo sulla gestione dell’immigrazione, oggi affrontata solo come fenomeno che crea allarme sociale.
Siamo inoltre preoccupati per l’aumento delle situazioni di irregolarità e nuove marginalità, che saranno prodotte dalla nuova legge, che è chiamata ‘Legge Sicurezza’, ma che invece non farà altro che produrre più confusione, più paure e maggiori conflitti sociali.