Si raccontano le storie degli Sprar gestiti anche da Arci Basilicata
I am (Io sono) è il titolo del video realizzato dall’artista Luisa Menazzi Moretti e che raccoglie le storie di alcuni rifugiati accolti nei progetti Sprar lucani promossi dalla Provincia di Potenza e dal Comune di Matera e gestiti da Fondazione Città della pace, cooperativa sociale Il Sicomoro e Arci Basilicata. Sette in particolare sono i comuni coinvolti nel potentino: Sant’Arcangelo, Brienza, Satriano di Lucania, Palazzo San Gervasio, Rionero in Vulture, Atella e Lauria.
Presentato in anteprima nazionale al liceo ‘Vittorio Gassman’ di Roma, il video è parte di un lavoro più ampio che include un catalogo e una guida didattica editi da Giunti, che saranno distribuiti nelle scuole dalla Fondazione Città della pace nell’ambito della campagna di sensibilizzazione La scuola per la pace, giunta nel 2018 alla sua quarta edizione. Ad oggi sono stati coinvolti migliaia di studenti universitari, delle scuole superiori di primo e secondo grado e delle primarie sia della Basilicata che di altre regioni italiane.
Il video è il risultato dell’incontro dell’autrice con i richiedenti asilo ospiti nelle strutture lucane durante il suo soggiorno in Basilicata nel 2017, quando ha registrato e trascritto le loro storie.
«Ho incontrato persone arrivate nel nostro Paese alla ricerca di una vita migliore – ha affermato Luisa Menazzi Moretti – insieme a moltissime altre sbarcano e si confondono nell’indistinto afflusso di uomini e donne senza volto e senza storia. Non sappiamo nulla di loro. Da dove vengono, chi sono? Li vediamo da lontano. In televisione, su internet, paiono tutti uguali. È difficile riuscire a concepire il loro essere innanzitutto individui prima che migranti. Queste persone, grazie al lavoro svolto dagli operatori sociali, sono state messe nella condizione di poter incominciare un processo di reale integrazione, per potersi costruire, per se stessi e con le comunità locali, una nuova vita. I protagonisti del progetto sono arrivati in Italia, fuggendo da vicende e con alle spalle storie personali molto differenti. Nei loro racconti una frase evoca un ricordo che suggerisce il segno, in forma di oggetto, impresso su ogni singolo scatto fotografico».
Dal 19 al 29 gennaio, sempre al liceo romano, è inoltre possibile visitare la mostra fotografica Explorateurs del fotografo potentino Massimo Lovisco sempre sulle esperienze dei richiedenti asilo in Basilicata. La mostra, da cui è tratto il video Io sono, sarà esposta dal 1 marzo al 6 aprile al Museo nazionale di Palazzo Lanfranchi a Matera e dal 18 al 31 maggio a Potenza presso il Museo archeologico provinciale. Successivamente farà tappa a Lecce, a Napoli e in altre città italiane.