"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
Iniziare con l’articolo 3 della Costituzione è il modo migliore che abbiamo trovato per ribadire che noi della rete21marzo come ogni anno ci mobilitiamo per dire che siamo contro tutte le forme di
discriminazione e razzismo, che siamo per il rispetto dei valori dettati dalla costituzione italiana e ribaditi nella carta dei diritti fondamentali dell’unione europea.
Gli Stati dell’Unione Europea continuano a preferire la protezione delle frontiere piuttosto che delle persone, accettando e obbligandoci ad assistere, senza poter intervenire, alla trasformazione del Mediterraneo, vero e proprio bacino della vita e della civiltà, principale crocevia di culture e religioni, divenuto negli ultimi anni un cimitero colmo di storie senza nome.
Ci sono uomini e donne migranti che in Italia sono costretti da leggi restrittive e discriminanti ad accettare condizioni di vita e di lavoro incivili e insopportabili, fino ad arrivare alla schiavitù e al peggiore sfruttamento; bambine e bambini, ragazze e ragazzi nascono e crescono senza poter accedere alla pienezza dei loro diritti di cittadinanza; la falsa sicurezza dei cittadini viene costruita distruggendo la sicurezza dei migranti e delle loro famiglie, negandone i diritti sociali e civili. Persone che per colore della pelle, genere, aspetto, religione, orientamento sessuale, identità di genere, cittadinanza e lingua risultano diverse alla maggioranza, vivono quotidianamente razzismo e discriminazioni sul lavoro, nell’accesso alla casa e ai servizi, nei rapporti con alcune pubbliche amministrazioni e con le forze dell’ordine.
Siamo l’unica realtà in Italia che il 21 marzo scende in piazza contro ogni tipo di discriminazione, e continueremo a farlo finché non arriverà il giorno in cui donne e uomini potranno vivere in questo paese in libertà, con gli stessi doveri ma soprattutto gli stessi diritti, e laddove ogni attacco alla loro persona sarà considerato un attacco all’intera umanità.
Perché proprio il 21 marzo?
Il 21 marzo 1960 a Sharpeville, in Sudafrica, la polizia aprì il fuoco su una manifestazione pacifica contro il regime di apartheid allora vigente, uccidendo sessantanove persone. Nel ricordo di quel grave fatto di sangue l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale nel 1966.
Ritrovo e concentramento:
Ore 17:00 di fronte a PORTA NUOVA in Piazza Carlo Felice
Arrivo in: PIAZZA CASTELLO
Per l'occasione è previsto anche un FLASH MOB promosso dal gruppo TERNYPE DANCE:
https://www.facebook.com/events/293825134623186/
Iniziativa promossa dalla RETE 21 MARZO - Torino mano nella mano contro il razzismo, in collaborazione con Rete regionale contro le discriminazioni in Piemonte, con il patrocinio di: Regione Piemonte e Città di Torino.
Per adesioni: torinomanonellamano@gmail.com
Riunioni aperte di coordinamento:
Martedì 12 Marzo alle ore 19:15 alla Casa Umanista (via Lorenzo Martini, 4/b)
Martedì 19 Marzo alle ore 19:15 alla Casa Umanista (via Lorenzo Martini, 4/b)