Non c'è nulla da festeggiare, da tempo chiediamo più spazi per la musica
“Oggi è la Festa della Musica, evento che da molti anni ci vedeva protagonisti con un programma in tutta Italia, ma quest’anno per la prima volta abbiamo deciso di non aderire”. Lo dichiara la presidente nazionale dell’Arci, Francesca Chiavacci, con un documento inviato a tutti i comitati territoriali dell’associazione culturale.
“Purtroppo non c’è nulla da festeggiare – continua – perché nonostante la creatività musicale sia diffusissima, il settore della musica dal vivo rimane un ambito culturale in crisi con problemi che minano il suo stesso futuro. Da tempo – sottolinea – chiediamo più spazi per la musica, sostegno alla formazione musicale, estensione dell’Art bonus anche a chi organizza spettacoli dal vivo, attenzione del Fondo unico per spettacolo (FUS) alla musica popolare contemporanea”.
Secondo i dati SIAE l’ARCI a livello nazionale opera nel spettacolo dal vivo con 3137 organizzatori, ha organizzato 20705 spettacoli dal vivo e coinvolto oltre 3.2 milioni di spettatori.
“Ci auguriamo – conclude –che il Ministero delle attività e beni culturali, che sta riordinando il settore dello spettacolo dal vivo, faccia dei provvedimenti urgenti; senza si compromette l’esistenza di un intero settore culturale”.