Si stanno svolgendo in questi giorni campi della legalità a Suvignano (Siena), Campolongo Maggiore (Venezia), Erbè (Verona), Isola di Capo Rizzuto (Crotone) e Mesagne (Brindisi). Partiranno la prossima settimana campi a Corleone (Palermo), Riace (Reggio Calabria) e Colledara (Teramo).
Di seguito alcuni diari scritti dai volontari, che vengono pubblicati su Repubblica Scuola
Info e iscrizioni su campidellalegalita.net
Suvignano #benecomune
Oggi, nella tenuta di Suvignano, dopo aver conosciuto la storia di questo magnifico luogo, abbiamo piacevolmente trascorso il resto della mattinata ad osservare la natura circostante e la nostra attenzione é ricaduta, ad un certo punto su questi tre alberi disposti uno di fianco all’altro. Abbiamo pensato potessero, quindi, rappresentare al meglio quello che la tenuta realmente era, quello che é oggi e quello che speriamo possa essere domani.
Un passato (l’albero a sinistra) che per quanto all’esterno potesse sembrare splendido, nascondeva all’interno tutto il suo orrore.
Un presente (l’albero al centro) che dopo anni di lotte e di lavoro risulta, invece, decisamente più armonioso.
Infine, noi giovani non possiamo fare altro che sperare in un futuro ancora migliore e per questo pensiamo che il cipresso a destra possa rappresentare ciò che la tenuta di Suvignano potrebbe diventare: un luogo ancora più bello ed efficiente, un simbolo di quello che é possibile fare quando é la giustizia a trionfare.
Nicola Scanavacca e Francesco Manco
Il giardino della legalità
Ciò che ci ha colpito maggiormente è il modo semplice, quotidiano e talvolta ingenuo con cui ognuno di noi può venire a contatto con dinamiche di stampo mafioso.
Ad approfondire ciò è seguito un incontro con l’Onorevole Pellicani, membro della Commissione Parlamentare Antimafia e con il giornalista Maurizio Vianese.
Ci hanno chiarito degli aspetti strettamente legati all’attività malavitosa del boss e della sua banda, di come fosse coinvolta la madre Lucia e di cosa accadeva in quella casa: dalle pianificazioni degli omicidi alle feste per la buona riuscita degli stessi.
In conclusione abbiamo potuto visitare l’intera abitazione dalla cantina al giardino sul retro. Le emozioni durante il giro sono state contrastanti: dallo stupore ai brividi lungo la schiena fino a: “Ma si può avere un bagno tutto piastrellato di rosso e bordeaux?”
Anita, Chiara G., Chiara B., Laura
Diritti in campo
A scuola è sempre meno diffuso trattare argomenti che riguardino mafia, politica e attualità. Per tutti noi ragazzi affrontare questa tematica ci ha aiutato a comprendere decisamente in modo migliore il ruolo della mafia all’ interno della società, della politica e del nostro paese.
Quello con Roberto Fasoli di Avviso Pubblico è stato un incontro interessante e utile che mirava alla sensibilizzazione di noi giovani riguardo a tale realtà.
Grazie a questo incontro, è emersa una grande discrepanza tra i due concetti di legalità e giustizia, che non sempre coincidono. In generale l’ incontro si è rivelato fonte di ispirazione, incoraggiamento e speranza.
Concludendo, abbiamo cercato di dare una risposta alla seguente domanda: è più corretto rispettare le leggi, con i loro limiti, oppure agire secondo giustizia sociale?
i volontari