Il Tar della Liguria ha bocciato le delibere del Comune di Genova e della Regione Liguria che vietavano nelle cosiddette ‘zone di pregio’ le nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande svolte da associazioni e circoli.
«Anche noi teniamo al valore storico e artistico del centro storico di Genova – dichiara Stefano Kovac, presidente di Arci Genova – ritenevamo però sbagliate le delibere di Regione e Comune che avrebbero avuto come effetto solo la graduale desertificazione del centro storico.
Avere cura della nostra città – prosegue – non vuol dire vietare la socialità e le aree di intrattenimento. Le città dei divieti sono quelle che non accolgono, non ci sono vantaggi a criminalizzare il divertimento. Piuttosto impegniamoci insieme per una vivibilità della città civile e rispettosa delle necessità di tutti».
Il Tar della Liguria ha inviato ieri la sentenza alle parti che oltre all’Arci ha visto opporsi in giudizio pure l’Associazione Consumatori Liguria-Genova.
«Il riconoscimento Unesco – sottolinea – è un’opportunità per la Città per migliorare ed essere attrattiva; le Istituzioni condividano con gli operatori del Terzo settore e le organizzazioni di categoria i progetti sul futuro del centro storico.
Con i divieti imposti – conclude Kovac – oltre ad alimentare i conflitti con i cittadini, si rischia di condannare la città alla marginalità».