Giorno della Memoria: la dichiarazione di Francesca Chiavacci
Roma, 24 gennaio 2020 – “Dobbiamo custodire la memoria per costruire un futuro libero da antisemitismo, razzismo e xenofobia. Occorre raccogliere dalle mani dei testimoni il loro patrimonio di memoria con coscienza e passione e trasmetterlo alle generazioni più giovani. Si tratta di una sfida importante, poiché va contrastato chi vuole negare l’Olocausto o oscurare la memoria con il fumo del dubbio”. Lo dichiara Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, in occasione del Giorno della memoria, che anche quest’anno vedrà i circoli dell’associazione impegnati nell’organizzazione di letture, spettacoli, dibattiti e occasioni di riflessione in tutta Italia.
Con la prima partenza proprio il 27 gennaio, saranno oltre 2400 i giovani e le ragazze che viaggeranno nella storia e nella memoria con i treni di Promemoria Auschwitz, progetto nazionale dell’associazione Deina insieme ad Arci, in un percorso di educazione alla cittadinanza che li porterà ad Auschwitz e Birkenau e alla visita di luoghi fondamentali per ripercorrere un periodo che con l’orrore ha segnato tragicamente l’umanità (il ghetto ebraico di Cracovia, la fabbrica museo dedicata alla vita di Oskar Schindler, il quartiere ebraico di Kazimierz). “Vogliamo accompagnare – sottolinea Chiavacci – le giovani generazioni alla scoperta della storia. Gli elementi chiave del progetto sono il dialogo, il confronto e il viaggio. Nello studio del passato – prosegue – assistere in prima persona ha un ruolo fondamentale nel processo di conoscenza e consapevolezza: significa avere un accesso diretto ai luoghi e alle testimonianze”.
“Pensiamo – conclude – che, accanto al lavoro quotidiano dei nostri circoli e delle nostra associazioni, l’esperienza dei Treni della Memoria rappresenti un argine ad un pensiero razzista e antisemita, spesso sottovalutato e purtroppo sempre più diffuso, come dimostrano i frequenti episodi nel nostro Paese”.