I buoni spesa alimentari e medicinali rientrano nell’ultima misura presentata il 29 Marzo 2020 dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’Economia.
Nello specifico, il contributo complessivo è di 400 milioni di euro, assegnati ai Comuni e già ripartiti.
Cosa prevede l’ordinanza
Ciascun comune è autorizzato all’acquisizione di:
a) buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco
pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale;
b) generi alimentari o prodotti di prima necessità.
Gli acquisti non sono soggetti alle procedure del Codice degli Appalti, e l’individuazione degli esercizi commerciali non è sottoposta a nessuna rigida procedura.
Individuazione dei beneficiari
L’ufficio dei servizi sociali di ciascun comune individua la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei
familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in
stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di
sostegno pubblico.
Modalità di distribuzione
I comuni, per l’acquisto e per la distribuzione dei beni di cui al comma 4, possono avvalersi degli enti del Terzo settore.
Per le attività connesse alla distribuzione alimentare non sono disposte restrizioni agli spostamenti del personale degli enti del Terzo settore e dei volontari coinvolti.