ROMA, 01 LUGLIO 2020 – E’ stato depositato in commissione Giustizia alla Camera il testo unificato di legge contro l’omotransfobia e la misoginia. Il provvedimento punta a modificare la legge Mancino aggiungendo al reato di discriminazione per motivi “razziali, etnici o religiosi” anche quelli fondati “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”.
Una legge necessaria dal momento che nel nostro Paese esiste un problema di razzismo verso le persone omosessuali e transessuali. Come sottolineato da un recente rapporto dell’Agenzia europea dei diritti fondamentali (Fra) che vede l’Italia fra i Paesi con indice di discriminazione più alto, mentre si segnala l’assenza di una legge contro l’odio e la discriminazione provocati da stigma sessuale, presente, invece, in quasi tutti i paesi Ue.
Il razzismo omofobico, ha ricordato il relatore del provvedimento Alessandro Zan, esiste ed è giusto combatterlo. Nel testo è previsto il carcere da 1 a 4 anni per chi istiga alla violenza omofobica o una multa fino a 6mila euro per chi propaganda idee fondate sulla discriminazione di genere.
Oltre alle sanzioni il provvedimento vuole contribuire a creare una cultura diversa verso il mondo Lgbt. La proposta di legge prevede infatti lo stanziamento di 4 milioni di euro per attività nelle scuole e un piano triennale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni. Su tutto il territorio nazionale, poi, nascerebbero centri che garantirebbero assistenza legale, sanitaria e psicologica alle vittime di violenza.
Prevista anche l’istituzione della “Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia”, il 17 maggio, per promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione.
Ci auguriamo che, dopo 25 anni di discussioni, dibattiti e proposte di legge rimaste tali, anche l’Italia possa dotarsi della prima legge che contrasti violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale.