ROMA, 28 LUGLIO 2020 – “Quanto accaduto in Libia è inammissibile. Si tratta dell’ennesimo orrore, denunciato
questa volta dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), compiuto dalla Guardia costiera libica che ha aperto il fuoco contro un gruppo di migranti durante le operazioni di sbarco, uccidendone due e ferendone cinque. Nella sparatoria compiuta dalla Guardia costiera libica ci sono però delle responsabilità anche italiane.
Solo pochi giorni fa, infatti, l’Italia ha approvato, per il terzo anno consecutivo, il finanziamento della missione italiana in Libia, che prevede in particolare il sostegno economico alla Guardia costiera libica e l’attività di formazione e addestramento dei suoi componenti. Come Arci abbiamo denunciato più volte le atrocità compiute in
Libia ed abbiamo aderito all’appello “I Sommersi e i Salvati”, per chiedere di bloccare i finanziamenti alla cosiddetta Guardia costiera libica, chiudere i centri di detenzione in Libia e creare dei corridoi umanitari per le persone in fuga”.