Uno spettacolo di narrazione nato per dare continuità ai laboratori teatrali condotti nell'ambito del progetto OLTRE L'ORIZZONTE- Contro narrazioni dai margini al centro con giovani musulmani di seconda generazione, i cosiddetti “nuovi italiani”. Si tratta di ragazzi e ragazze nati in Italia da genitori immigrati, la cui caratteristica comune è quella di avere un'identità ibrida: sono implicitamente chiamati a fare da ponte fra culture, tradizioni, valori diversi. In famiglia parlano una lingua, a scuola un'altra, mangiano cous-cous e frequentano i fast food, indossano con la stessa disinvoltura il velo o la minigonna.
Negli ultimi anni si è diffuso il timore che proprio loro, a causa di questa vulnerabilità che li renderebbe facilmente manipolabili, possano offrire terreno fertile al germe marcio del radicalismo; di contro, anche a causa dei social media, si è sviluppata nell'opinione pubblica una reazione parallela di discriminazione, denominata islamofobia.
Questo spettacolo è un tentativo di mettere ordine fra i tanti pregiudizi legati a questo tema (religione, velo, patriarcato) attraverso la voce di chi li vive in prima persona.
Oltre il velo, infatti, è basato su storie vere, raccolte durante laboratori condotti in 7 città d'Italia.
Da Palermo a Torino, da Cagliari a Bologna, quello che emerge è un forte bisogno di riconoscimento e autodeterminazione.
Negli ultimi anni si è diffuso il timore che proprio loro, a causa di questa vulnerabilità che li renderebbe facilmente manipolabili, possano offrire terreno fertile al germe marcio del radicalismo; di contro, anche a causa dei social media, si è sviluppata nell'opinione pubblica una reazione parallela di discriminazione, denominata islamofobia.
Questo spettacolo è un tentativo di mettere ordine fra i tanti pregiudizi legati a questo tema (religione, velo, patriarcato) attraverso la voce di chi li vive in prima persona.
Oltre il velo, infatti, è basato su storie vere, raccolte durante laboratori condotti in 7 città d'Italia.
Da Palermo a Torino, da Cagliari a Bologna, quello che emerge è un forte bisogno di riconoscimento e autodeterminazione.
Seguirà un dibattito con:
Preziosa Salatino, attrice e regista;
Phaim Bhuiyan, regista e attore;
Soad Ibrahim, danzatrice italo-egiziana;
Oueded Candia e Safà Neji, social moderator della campagna OLTRE.
Preziosa Salatino, attrice e regista;
Phaim Bhuiyan, regista e attore;
Soad Ibrahim, danzatrice italo-egiziana;
Oueded Candia e Safà Neji, social moderator della campagna OLTRE.
Testimonianze dei partecipanti al laboratorio.
Modera:
Giuseppina Tumminelli, Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, Università degli Studi di Palermo
Giuseppina Tumminelli, Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, Università degli Studi di Palermo
I biglietti gratuiti sono disponibili a questo link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-oltre-il-velo-120381074033
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Preziosa Salatino:
Attrice, regista, operatrice di Teatro dell'Oppresso. Nel 2006 ha fondato assieme al regista Emilio Ajovalasit il Teatro Atlante di Palermo, che tuttora dirige. Particolarmente interessata al rapporto fra teatro e tematiche sociali, ha lavorato con migranti, detenuti, bambini e ragazzi che vivono in contesti marginali.
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Preziosa Salatino:
Attrice, regista, operatrice di Teatro dell'Oppresso. Nel 2006 ha fondato assieme al regista Emilio Ajovalasit il Teatro Atlante di Palermo, che tuttora dirige. Particolarmente interessata al rapporto fra teatro e tematiche sociali, ha lavorato con migranti, detenuti, bambini e ragazzi che vivono in contesti marginali.
Progetto sostenuto dalla Commissione Europea nell'ambito del programma ISF-P
Tutte le info su: https://oltre.uniroma2.it/