BilBOlbul – Festival Internazionale di Fumetto 2020

“Quando le coordinate saltano, le possibilità si moltiplicano”: che lo slogan scelto lo scorso anno per BilBOlbul Festival internazionale di fumetto sarebbe stato fino a tal punto profetico nessuno se lo sarebbe potuto aspettare: lo spaesamento, filo conduttore della passata edizione, è diventata la realtà di un presente da ripensare, riorganizzare, re-immaginare. Così il Festival torna a Bologna dal 27 al 29 novembre con una formula rinnovata – ibrida tra mostre, incontri e tavole rotonde in presenza ed eventi online - anche se l’attitudine al cambiamento è nello stesso Dna di Hamelin, l’associazione culturale ideatrice e organizzatrice della manifestazione dal 2007: la volontà è quella però di mantenere inalterata la sua natura più profonda, quella di spazio in cui incontrarsi e fare comunità.
Il “corpo” è il tema scelto per la 14° edizione di BilBOlbul: tema non banale, quando si pensi che il fumetto è un’arte di corpi che disegnano corpi, assunto così ovvio da diventare quasi trasparente e sottrarsi a una doverosa indagine sul suo senso. Il corpo è la prima cosa che si disegna, il motore e l’essenza di ogni storia: le autrici e gli autori scelti hanno messo il corpo all’origine e al centro del discorso, hanno raccontato (e disegnato) il corpo erotico, comico, osceno, non conforme, politico. Lo hanno usato per raccontarsi con l’autobiografia, per immaginare futuri desiderabili o distopici, per riscrivere i generi letterari classici e scardinare l’immaginario.
Il lavoro artistico sul corpo è anche critica dell’identità, personale e politica: ecco perché BilBOlbul ha scelto di ospitare per questa edizione voci nella quasi totalità femminili. Una scelta non solo contingente, ma un impegno per il futuro, dal momento che, secondo le parole degli organizzatori, “in un settore come l’editoria a fumetti italiana, aumentare l’inclusività e l’equilibrio delle voci diventa un obiettivo a cui tendere”.
Impronta femminile che si dichiara fin dalla scelta dell’artista cui affidare, come ogni anno, la realizzazione del manifesto, Émilie Gleason, Premio Rivelazione al Festival di Angoulême 2019 .
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Tutte le mostre e il programma saranno comunicate a breve su www.bilbolbul.net