TIQQUN 'OLAM (I FILOSOFI E LA SHOAH)
Incontro filosofico a cura del prof. Alberto Farolfi (Liceo Linguistico "Alessandro da Imola") e alcuni studenti
ed ex studenti.
Di fronte all'evento Auschwitz, la filosofia si è interrogata sulla possibilità di pensare l'impensabile, di dire
l'indicibile, di rendere ragione di un orrore che appare oltre ogni ragione. Attraverso le risposte di Jonas,
Arendt, Adorno, Levinas - e il silenzio di Heidegger - tracceremo un percorso di riflessione nella cultura
novecentesca.
Laboratorio parte del Progetto Agorà in collaborazione con Il centro per le famiglie del Comune di Imola
con il contributo della Regione Emilia Romagna
meet.google.com/qqw-zrqy-xow
Laboratorio parte del Progetto Agorà in collaborazione con Il centro per le famiglie del Comune di Imola
con il contributo della Regione Emilia Romagna
EMPTY SPACES
Laboratorio teatrale per ragazzi dai 14 ai 18 anni in site specific dove il luogo non teatrale diventa la casa, o
meglio un metro quadrato ricavato sul pavimento e delineato.
A cura di Samanta Sonsini
Ad accompagnarci in questo viaggio una scatola che rappresenta noi stessi, la nostra interiorità. L’opportunità
per ciascun ragazzo per avvicinarsi e ritrovare il senso della vita e delle piccole cose che ci rendono felici. Uno
dei fattori che più ha distrutto le persone internate nei campi di concentramento è stata la spersonalizzazione,
l’essere un numero e non più una persona. Qualcosa che metterebbe a dura prova ciascuno di noi. Ritorniamo
quindi all’essenza di ciò che siamo.
Info e iscrizioni (obbligatoria) Circolo Arci Estro lo spazio delle idee: estro.imola@gmail.com 324 8032073
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Laboratorio parte del Progetto Agorà in collaborazione con Il centro per le famiglie del Comune di Imola
con il contributo della Regione Emilia Romagna
PRIGIONIE
Laboratorio di teatro danza per ragazzi da 12 a 17 anni
A cura di Samanta Sonsini
Prendendo spunto da La tana di F. Kafka il laboratorio andrà ad indagare dove sta il limite tra qualcosa che
ci protegge e qualcosa che invece ci ingabbia. Ogni adolescente vive la sua stanza come il suo luogo privato
e quasi segreto, un luogo che custodisce la loro essenza. Ma cosa accade se questo luogo diventa una
prigione? E come si può fare a riempirlo di significati nuovi e appaganti? Un percorso dove la propria stanza
diventa il palcoscenico della propria fantasie e dei propri desideri.
TRA SCIENZA E POLITICA: LA GRANDE CORSA ALLA PURIFICAZIONE DELLA “RAZZA”
Video a cura di Simone Barelli
Nel dopoguerra Auschwitz è diventata il simbolo della shoah. Ma l’intera operazione di sterminio era iniziata
tempo prima con l’uccisione degli esseri umani più indifesi: i disabili ricoverati presso le case di cura e gli
ospedali. Tramite una potente propaganda, i cittadini tedeschi si convinsero che solo grazie all’eliminazione
delle “razze” ritenute inferiori la Germania potesse riacquistare la forza di un tempo.
"SELEZIONE in - NATURALE"
Spettacolo teatrale a cura della COMPAGNIA EXIT
Nella degenere utopia nazista della razza pura si teorizzava che le persone ritenute diverse, i portatori di
handicap o malattia fisica o mentale, gli omosessuali o anche solo i divergenti fossero il risultato di una
mancata selezione naturale a causa della malsana idea dell'uomo di prendersi cura di queste persone
ritenute inutili per la società. E' con il programma di Eutanasia AKTION T4 che i vertici nazisti decidono di
annientare queste persone che avrebbero impedito il miglioramento della specie umana. Più di 200.000
persone tra uomini, donne e bambini furono uccisi negli ospedali che li accoglievano.
Tra parole e sogni infranti, un salto nel passato affinchè l'essere umano si possa ricordare ancora una volta
della sua umanità. Dopotutto la storia ci insegna che non è mai abbastanza....
“IO SONO IL NULLA"
Performance a cura di Estro – Lo spazio delle idee
Samanta Sonsini – corpo e narrazione
Federica Severi – pittura
Gisella Leti - canto
Seviziate, torturate, utilizzate per esperimenti scientifici, costrette a prostituirsi. Questo il destino atroce
che nei campi di concentramento nazisti era riservato alle donne. Tra una giornata e l’altra passata nella
fatica, nella fame, nella sofferenza, nel dolore, man mano si perdeva il senso di sé stesse. Come corpi vuoti,
annullati, resi solo un mero oggetto. E quando non si era più utili si veniva uccise. Ma anche di fronte alla
disperazione più profonda rimaneva un senso di destino comune, di solidarietà fra persone che stanno
percorrendo il medesimo inferno. Proprio nelle tenebre più buie l’umanità a volte emerge, e se non può
salvarci la vita, forse può almeno alleviare un po’ la paura, farci sentire meno sole.
Tra corpo e voce, una performance che ti attraversa, che da un corpo in scena arriva diretto al corpo dello
spettatore lasciando senza fiato.
estro.imola@gmail.com
324 8032073