In queste ore il mondo dello Spettacolo ha lanciato un appello al Ministro della Cultura, Dario Franceschini, e al Governo per rivedere i provvedimenti annunciati a sostegno dei lavoratori del settore. In effetti, dopo l’ascolto da parte del Ministero di tantissime organizzazioni e reti di lavoratori ed operatori del settore, ciò che è stato proposto come “Rivoluzione”, sembra un elenco insufficiente e inefficace di palliativi, come affermato nel testo dell’appello: “Ci aspettavamo una riforma coraggiosa, ci siamo trovati di fronte a una serie di palliativi, a un sistema di riconoscimento dei contributi ancora troppo complesso, a una definizione del settore vecchia e incompleta, a un sostegno al reddito strutturato in misure che non dialogano tra loro e che partono dal presupposto che il lavoratore sia un monolite. Una riforma che si basa ancora sugli errori del passato”. L’Arci condivide le forti preoccupazioni dei promotori e auspica una immediata ripresa del dialogo con il Ministero per rivedere le misure già individuate e inserirle in una riforma più ampia ed organica. #lariformachenonce #idirittisonounospettacolo