Sarà proiettato lunedì 20 settembre alle 21.00 al cinema Mexico di Milano e il 21 al Nuovo Cinema Nosadella di Bologna “L’amico Siriano” di Federico Annibale e Federico de Sivo prodotto da Michelangelo film (Massimo Spano) e Kokè Lab, con il patrocinio di Amnesty International, Arci e dell’Onlus “A Buon Diritto”.
Ne sono protagonisti Federico Annibale e Mohammed Al Hussini– un migrante siriano bloccato ad Atene da più di cinque anni, amico da lungo tempo del co-regista del film in visita per pochi giorni nella capitale greca. Federico sa quanto Mohammed sia incastrato in una condizione di profonda precarietà esistenziale dalla quale non sa come uscire. La loro è un’amicizia sincera, fatta di sorrisi e spesso di prese in giro. Quando sembra aprirsi per Mohammed, un piccolo spiraglio di luce con l’eventuale possibilità di poter arrivare in Italia, scoppierà la pandemia di Covid 19 che separerà i due amici, lasciando il siriano sempre più solo e disperato. Il documentario, nato quasi per caso durante una visita lampo ad Atene, impone una riflessione amara su cosa significhi essere migranti in un’Europa che chiude i confini. Nonostante la storia drammatica, la narrazione è all’insegna della leggerezza e veicola l’importanza dell’amicizia, quella tra i due registi in viaggio in Grecia e quella di Federico, che supporta Mohammed in tutti i modi possibili. Fa parte del cast la giornalista tedesca Franziska Grillmeier, da sempre attiva sul fronte dei diritti umani incontrata dai due uomini ad Atene. I due registi hanno deciso di firmare una co-regia, in cui Federico Annibale è il regista in campo, colui che tramite la sua conoscenza del contesto e di Mohammad funge da elemento che fa evolvere il racconto, guidando le conversazioni o le situazioni. Federico de Sivo è il regista in camera, una camera silenziosa che traduce in immagine tutte le sfumature del rapporto tra i due amici.
In questo film, esce fuori con forza la potenza distruttrice della pandemia, evento universale che però non ha toccato tutti allo stesso modo, ma anche la totale mancanza di assistenza della civile Europa per i rifugiati che li accoglie senza dar loro alcun supporto né materiale né psicologico. Il protagonista della vicenda è un uomo solo che ha perso tutto perso in una città e in un paese dove non si sente voluto. Senza contare, quando siano stati devastanti per lui gli effetti della pandemia che già viveva in una condizione di precarietà, così Mohammed diventa così un simbolo metaforico per tutti coloro nella sua stessa condizione.
Dopo la proiezione, seguirà un dibattito con i due registi e il produttore Massimo Spano.
Per prenotazioni chiamare il cinema Mexico (0248951802) e il Nuovo Cinema Nosodella (3202584129) oppure andare direttamente sui siti: http://www.cinemamexico.it/ e sul sito https://nosadella.18tickets.it/
Trailer al link :https://drive.google.com/file/d/1b7FPZahFDM4iJYjIiL285G6Ua9KXp7yf/view