Si avvicina il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne. Non serve dire che una giornata non basta per portare al centro dell’attenzione un fenomeno così radicato e strutturale, ma mai come in questa fase storica segnata dal Covid-19, con un aumento spaventoso di casi di violenza e sopraffazione nelle famiglie e negli ambienti di lavoro, è importante cogliere anche quest’occasione per dare voce a tutte le donne che non hanno la forza di farsi sentire.
Nel corso della pandemia le donne, italiane e migranti, si sono fatte carico della vita degli altri, hanno lavorato negli ospedali, nei servizi essenziali, hanno sostenuto il peso del lavoro di cura, eppure, ancora una volta, sono le donne a pagare il prezzo più alto della crisi prodotta dall’emergenza sanitaria. Si moltiplicano i numeri della violenza di genere e diminuisce il tasso di occupazione femminile, crescono le disuguaglianze economiche e sociali e si riducono i servizi pubblici essenziali.
La pandemia ha reso ancora più evidente la condizione di ingiustizia e precarietà in cui le donne sono costrette a vivere ma può far scaturire un cambiamento che le donne possono e devono agire insieme. Per determinare le scelte future che il nostro paese deve compiere, a partire dal piano di ripresa e resilienza. Per affrontare con un punto di vista di genere questioni vitali eppure dimenticate che il Covid ha fatto riemergere: la centralità della sanità e della scuola, il ruolo fondamentale del welfare pubblico per garantire diritti, l’importanza della difesa dell’ambiente, la necessità di un lavoro degno.
L’invito è a non lasciarsi sopraffare dalla paura e dalla fatica ma trovare pratiche, spazi e percorsi di mobilitazione che permettano alle donne di incontrarsi e ritrovarsi nelle differenze e nella pluralità di idee, saperi e punti di vista, senza lasciare sola nessuna, provando a dare voce a chi non ha la forza di farsi sentire.
Uno di questi percorsi è senza dubbio quello tracciato da Non una di Meno che il 27 novembre promuove un corteo nazionale a Roma contro la violenza maschile sulle donne e di genere che riteniamo sia giusto sostenere e al quale vogliamo aderire, con le nostre voci e i nostri corpi. Come vanno sostenuti tutti quei progetti, quelle esperienze che nascono nei circoli, nei luoghi dell’Arci, per guardare al mondo da un punto di vista differente, quello delle donne, e provare a cambiarlo.
Sabato parteciperemo alla Manifestazione nazionale di Non una di meno a Roma: il corteo partirà alle ore 14.00 da Piazza della Repubblica e arriverà a Piazza San Giovanni. Tutte le info su: https://nonunadimeno.wordpress.com/2021/11/15/27-novembre-2021non-una-di-meno-corteo-nazionale-a-roma/
INIZIATIVE ARCI
BIELLA
BOLOGNA
Assemblea Pubblica “Non è un paese per genitori!”
LATINA
Ex Mattatoio contro la violenza sulle donne
COLLEGNO
ARCI Centro Donna festeggia i vent’anni!
VENEZIA