ROMA, 14 SETTEMBRE 2022 – Arci esprime tutta la sua preoccupazione dopo l’approvazione del Dl Aiuti senza gli emendamenti che prevedevano sostegni anche agli enti di Terzo Settore non profit per contrastare il caro energia.
Una dimenticanza grave e incomprensibile che rischia di mettere in ginocchio gran parte del mondo associativo, compresi tantissimi circoli Arci in tutta Italia: quegli spazi che garantiscono coesione sociale nelle comunità e nei territori anche dando conforto alle persone fragili e alle fasce più deboli della popolazione.
Un segnale molto negativo che potrebbe significare il drastico ridimensionamento delle attività di inclusione e la chiusura di centinaia di spazi sociali e culturali, colpiti da una crescita insostenibile dei costi dell’energia, in molti casi quasi triplicati in un anno.
Per superare questa fase drammatica torniamo a sottolineare l’urgenza di aiuti dallo Stato per il Terzo Settore associativo, anche tassando gli extra profitti delle aziende che stanno speculando sulla situazione creata dalla guerra.
Ci aspettiamo, come evidenziato anche dal Forum Terzo Settore, che si ripari al più presto a questa grave mancanza, per non veder crescere ulteriormente le diseguaglianze sociali ed economiche, aumentare le povertà e far chiudere centinaia di realtà costringendole a venire meno al proprio fondamentale ruolo di presidio e di solidarietà.
Il mondo dell’associazionismo non profit non deve pagare il prezzo dell’ingiustizia di queste regole di mercato.