Santa Caterina dello Ionio, si apre l’era del Centro per l’innovazione sociale e la mutualità.

Dedizione e impegno premiati con la costituzione del Centro per l’innovazione
sociale e la mutualità
. È la svolta riconosciuta al circolo Arci di Santa Caterina dello
Ionio dai vertici regionali dell’Associazione ricreativa e culturale italiana che,
sfruttando a pieno le potenzialità del progetto “La cultura è la cura” promosso
dall’Arci nazionale e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,
hanno scelto di valorizzare così il Soveratese e il Basso Ionio Catanzarese».

Si tratta d’altronde di «territori ricchi – si legge nel documento di investitura ufficiale – di
risorse culturali, sociali e aggregative». Tante le adesioni già pervenute che vanno dal
naturale sì del Comune di Santa Caterina dello Ionio al coinvolgimento dei Comuni
di San Sostene, Isca sullo Ionio e Cardinale fino all’ingresso in squadra del Concerto
bandistico e dell’associazione “Auser insieme” di Guardavalle nonché
dell’associazione culturale “Pheozemia” di Santa Caterina dello Ionio.
E arriva anche da qui la soddisfazione del presidente provinciale dell’Arci, Rosario
Bressi
, talmente affascinato dal metodo sperimentato dal Centro di aggregazione “I
Gabbiani”
 per curare l’aggregazione sociale da volerne fare un vero e proprio punto
fermo. Sullo sfondo anche l’intuizione targata proprio Bressi che porterà alla
realizzazione delle carte della cultura popolare per far emergere quanto di buono è
stato fatto in questi territori attraverso le attività laboratoriali del progetto “La cultura
è la cura”. Ricette tipiche e testi di musica popolare saranno così veicolate in tutta
Italia in nome e per conto di quella che Bressi definisce «l’autoproduzione del sapere
acquisito». Dopo mesi di lavoro è dunque arrivato davvero il tempo della raccolta di
quei frutti maturati all’ombra di un periodo pandemico che ha rallentato, ma mai
bloccato un percorso suggellato dalla targa che ufficializza l’individuazione del
Centro di aggregazione “I Gabbiani” quale sede del Centro di innovazione sociale e
mutualità. A consegnarla nelle mani del numero uno del circolo, Gianni Aversa, il
presidente regionale dell’ArciGiuseppe Apostoliti. Tutto in un clima di
soddisfazione generale che ha fatto dire a Diana Costanzo, volto noto dell’Arci e
facilitatrice del progetto “La cultura è la cura”: «Mi auguro che questo progetto sia
servito principalmente alle persone sole e che questo Centro di aggregazione possa
aver offerto una boccata d’aria fresca». La sfida da vincere ora è d’altronde quella di
un’apertura più marcata al mondo dei giovani nella consapevolezza che sia alla
portata di uno dei circoli Arci più grandi della Calabria.
A esaltare l’attivismo del Centro “I Gabbiani” proprio il numero uno regionale
dell’Arci, Giuseppe Apostoliti, convinto com’è della bontà di un progetto nazionale
che – ne è certo – «porterà Santa Caterina dello Ionio alla ribalta nazionale».
D’altronde, su un punto Apostoliti sembra non avere alcun dubbio: «Il turismo si
agguanta anche attraverso un’attrazione che punti su amicizia, socialità, accoglienza e
solidarietà». E sono, in effetti, proprio questi i punti di forza di un circolo, quello di
Santa Caterina dello Ionio, che da anni cammina sulle gambe di quell’entusiasmo che
il presidente Gianni Aversa ha voluto esaltare dicendosi «orgoglioso» del
riconoscimento ricevuto e ripercorrendo le tappe di una storia avvincente anche
elogiando il lavoro svolto dalle tre guide scelte per portare avanti i laboratori di enogastronomia, teatro e musica popolare ovvero Giuseppe Criniti, Salvatore Marino e Salvatore Talotta.