COMUNICATO STAMPA
DI ARCI NAZIONALE, ARCI TOSCANA E ARCI FIRENZE
ADERIAMO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 4 MARZO A FIRENZE DOPO IL PESTAGGIO DI ALCUN3 STUDENTI DAVANTI AL LICEO MICHELANGIOLO
Aderiamo alla manifestazione nazionale promossa dopo il pestaggio di alcunз studenti davanti al liceo Michelangiolo e scenderemo in piazza perché è necessario un impegno costante e costruttivo di pratica antifascista.
Vogliamo esserci per dire, insieme ai nostri circoli e le nostre case del popolo che ogni giorno praticano inclusione, antirazzismo e accoglienza, che questo è il modello di comunità che vogliamo. Aperta, inclusiva, solidale.
Saremo in piazza per ribadire che non accettiamo la violenza squadrista fuori dalle scuole, ma anche per ricordare e ricordarci che la politica deve dare risposte chiare: non si può tentennare, non si può attaccare una dirigente scolastica colpevole di denunciare ciò che avrebbe dovuto dire chi ha l’onere del governo. Tanto meno abbiamo bisogno di frasi di circostanza e condanne di facciata. È per questo che ci uniamo a chi sta chiedendo in questi giorni le dimissioni del ministro Valditara.
Ma Firenze è purtroppo anche la città della strage di piazza Dalmazia e dell’omicidio del ponte Vespucci, assassini di matrice razzista e fascista che pesano sulla nostra coscienza collettiva, come pesa la ferita aperta dall’ultima tragedia in mare vicino a Crotone. Decine di persone e bambinз che un ministro della Repubblica avrebbe dovuto onorare con parole diverse da quelle inaccettabili che ha usato. Crediamo che anche in questo caso le dimissioni del ministro Piantedosi sarebbero doverose.
Saremo dunque in piazza il 4 marzo con lo sguardo e il cuore rivolti al giorno successivo, quinto anniversario dell’omicidio di Idy Diene, cittadino di Firenze, per ribadire che la nostra Costituzione è nata dalla Resistenza antifascista e non si giura su di essa per poi infangarla con parole d’odio e di disprezzo.