Arci parteciperà e sarà in piazza a Roma, sabato 27 maggio, in occasione della manifestazione nazionale contro il decreto lavoro, varato dal governo lo scorso primo maggio, che abolisce il reddito di cittadinanza e allarga ulteriormente la precarietà nel mercato del lavoro.
Saremo in piazza insieme a migliaia di donne e uomini esclusi da questa misura di contrasto alla povertà, per pretendere un reddito inclusivo e universale e per sostenere le battaglie per la transizione ecologica, per il diritto alla casa, per un’istruzione gratuita e per una sanità pubblica per tutte e tutti.
“Ci vogliono far credere che è colpa delle persone se sono povere. E’ un imbroglio! Il lavoro non c’è, e quello che c’è è precario e mal pagato. A peggiorare la situazione l’arretramento dei servizi pubblici, come la sanità ormai al collasso in molte regioni. La scelta di rendere ancora più precario il lavoro e una riforma fiscale iniqua, aumenterà le disuguaglianze in modo insostenibile. Noi non ci stiamo. E’ ora di far sentire la voce di chi non ha voce e contrastare con forza le politiche di questo Governo”.
Il corteo nazionale, che partirà da piazza dell’Esquilino alle ore 14:30, è promosso e organizzato da oltre 200 associazioni, movimenti, organizzazioni sociali, sindacali e studentesche, collettivi e realtà del mutuo soccorso che hanno aderito alla campagna «Ci vuole un reddito!».
Una campagna dal basso, lanciata da Nonna Roma e da una trentina di associazioni e organizzazioni della capitale che da anni si occupano di povertà ed esclusione sociale, che si è estesa in tutta Italia, coinvolgendo decine di associazioni e movimenti. Tra loro anche l’Arci, la Cgil di Roma e del Lazio, Actionaid, A buon diritto e l’Associazione 21 luglio.