L’ARCI aderisce alla manifestazione promossa dal Movimento NO ponte per sabato 17 giugno per sostenere la legittima battaglia degli abitanti dei territori dello Stretto di Messina contro la realizzazione di un’opera inutile e dannosa.
Ribadiamo il nostro fermo No al ponte: di fronte alla grave condizione di dissesto idrogeologico del territorio peloritano, interessato negli ultimi anni da numerose frane che ne hanno cambiato in alcuni casi anche l’aspetto fisico, pensare ancora di costruire il ponte è una ulteriore violenza perpetrata nei confronti di una popolazione che ha già subito danni economici ingenti e che ha dovuto perfino piangere dei morti. NO al ponte significa dire SI ad un piano complessivo di risanamento idrogeologico del territorio, ad una idea di sviluppo che coinvolga le comunità locali e che valorizzi il patrimonio ambientale e naturalistico esistente, come sancito dalla Costituzione Italiana.
Un ordine del giorno presentato dai Comitati ARCI della Sicilia e della Calabria era stato approvato all’ultimo Congresso Nazionale dell’ARCI. “E’ bene sottolineare – si legge nel documento – che chi vive in Calabria ed in Sicilia, è ben consapevole di quelle che sono le reali esigenze cui bisognerebbe, da decenni ormai, dare risposte concrete e tra queste certamente non rientra la costruzione del ponte sullo stretto”. “L’idea del ponte – si legge ancora nel documento approvato dal Congresso – stride fortemente con i reali bisogni dei cittadini calabresi e siciliani che devono quotidianamente confrontarsi con una dimensione di costante inefficienza dei servizi pubblici essenziali, a partire da quello sanitario, con una crisi economica e sociale senza precedenti, senza le minime e basilari tutele”.