Trovare il lavoro giusto grazie a percorsi certificati sulle competenze digitali, con colloqui finali per tutti i partecipanti: il 27 settembre Fondazione Mondo Digitale ETS presenta, insieme ai partner, due progetti selezionati dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale. SWAT propone formazione online gratuita a 250 donne tra 18 e 50 anni, disoccupate o in cerca di un nuovo lavoro. DIG4All è pensato per 240 giovani tra i 16 e i 34 anni che non studiano e non lavorano (Neet).
In Italia sono occupate solo il 55 per cento delle donne tra 20 e 64 anni, a fronte del 69 per cento nella Ue27. Nella fascia di età tra 15 e 19 anni, un giovane su cinque non studia e non lavora [Istat, Rapporto annuale 2023]. Eppure i giovani sono la risorsa chiave per progettare il futuro e la crescita del Paese e la parità di genere nel lavoro garantirebbe una crescita del Pil fino al 12 per cento [stime Eige]. SWAT e DIG4ALL, due progetti selezionati dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, sono frutto di una forte alleanza per il lavoro che aiuta con azioni multidimensionali Neet e donne a costruirsi un ruolo professionale adeguato con pari opportunità. Sono interventi flessibili, scalabili e sostenibili che possono combinarsi in sinergie funzionali anche con le strategie istituzionali.
Il prossimo 27 settembre, presso Binario F, verranno presentati servizi, metodologie e strumenti concreti elaborati per i due interventi SWAT e DIG4ALL, che propongono percorsi di formazione digitale con una grande attenzione alla personalizzazione degli apprendimenti e ai profili professionali più richiesti. Formazione gratuita, accompagnamento al lavoro, colloqui individuali e competenze certificate sono le caratteristiche che rendono i due progetti particolarmente attrattivi per due categorie che oggi in Italia presentano tra i livelli di disoccupazione più alti.
In particolare, il progetto Supporting Women, Arousing Talents (acronimo SWAT), si rivolge a 250 donne tra i 18 e i 50 anni disoccupate o in cerca di nuovo impiego. È frutto del partenariato tra Fondazione Mondo Digitale (capofila), Arci APS, Fondazione Adecco ETS, con il sostegno di ING Bank Milan Branch. Il progetto DIG4All ha invece come destinatari 240 giovani tra i 16 e i 34 anni che non studiano e non lavorano (Neet), si svolge in sei regioni nel Centro e Nord Italia (Lombardia, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria e Lazio). Il partenariato è formato da Fondazione Albero della Vita (capofila) e Fondazione Mondo Digitale, con il sostegno di Fondazione ITS Angelo Rizzoli per le Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione, Webhelp Enterprise Sales Solutions Italy Srl.
Entrambi i progetti, che presentano percorsi sulle competenze digitali di livello base, avanzato, professionale e di specializzazione, iniziano a novembre 2023 per concludersi a giugno 2024. Le competenze acquisite vengono attestate con il rilascio di certificazioni in conformità con il sistema di certificazione e competenze professionali, nell’ambito del sistema di classificazione Atlante del Lavoro, in collaborazione con Roma Tre e IT Logics.
Le informazioni utili sono disponibili ai link https://www.mondodigitale.org/iscrizioni-swat e https://s.alberodellavita.org/dig4all
DATI DI CONTESTO
Approfondimento sul mercato del lavoro in Italia. Nel nostro Paese oggi 1,7 milioni di giovani, quasi un quinto di chi ha tra 15 e 29 anni, non studia, non lavora e non è inserito in percorsi di formazione, andando a nutrire le fila dei cosiddetti Neet. Una quota superiore alla media europea di oltre 7 punti e che interessa in misura maggiore le ragazze (20,5%) e, soprattutto, i residenti nelle regioni del Mezzogiorno (27,9%) e gli stranieri (28,8%). Nel nostro Paese chi è donna, inoltre, ha una possibilità di trovare un impiego nettamente inferiore a quella di un uomo: il tasso di disoccupazione femminile che è al 9,1% contro il 6,8% degli uomini, divario che aumenta per la fascia d’età fra i 15 e i 24 anni. Inoltre le donne hanno un tasso di inattività del 43,4% contro il 25,2% degli uomini (dati Istat). Le percentuali potrebbero essere abbattute soprattutto grazie a due fattori: la valorizzazione delle competenze attraverso percorsi di formazione ben strutturati e l’avvicinamento a percorsi scientifico-tecnologici. I numeri lo confermano: l’incidenza dei Neet diminuisce al crescere del titolo di studio, è di circa il 20% tra i giovani diplomati o con al più la licenza media, mentre si ferma al 14% tra i laureati. Chi possiede un titolo in Science, Technology, Engineering e Mathematics lavora nell’85,7% dei casi e l’86,7% svolge una professione altamente qualificata (dati Istat).
Il progetto è stato selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale. Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese. Per attuare i programmi del Fondo – che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare) – a maggio 2022 è nato il Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata da Acri.
Per maggiori informazioni www.fondorepubblicadigitale.it.