La commissione Bilancio del Senato sta valutando gli oltre 700 emendamenti proposti alla Legge di Bilancio 2018-2020 che dovrebbe approdare in aula lunedì prossimo, il 27 novembre.
Tra le tante proposte che abbiamo contribuito a elaborare e che sono al vaglio del Parlamento, c’è la detrazione dai redditi di una parte delle spese per frequentare corsi di musica per i ragazzi.
Abbiamo chiamato la proposta Ding Dong, come fosse un campanello che dà la sveglia o che indica un allarme per la difficoltà delle famiglie ad accedere alla formazione musicale di base. Come il grande direttore d’orchestra Claudio Abbado sosteneva, «È la musica che insegna ad ascoltare, se si ascolta si impara, e così dovrebbe essere in ogni campo». Per questo l’Arci ha molto a cuore questa proposta che coniuga il diritto all’accesso alla cultura con la necessità di rafforzare ogni strumento per la crescita culturale dei ragazzi.
All’appello lanciato su change.org hanno aderito più di 18mila persone. Tra queste anche Fiorella Mannoia, Paolo Fresu, Nuria Schoenberg (Fondazione Luigi Nono), Valentino Sani (Fondazione Teatro Comunale di Bologna), Beppe Carletti (Nomadi), Andrea Satta (Tete de Bois), Paolo Pietrangeli, Tommaso ‘Piotta’ Zanello, Stefano ‘Cisco’ Bellotti, Checco Galtieri (Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia – Roma), Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Giovanni Gulino (Marta Sui Tubi), Enrico Molteni(Tre Allegri Ragazzi Morti), Corrado Nuccini (Giardini di Mirò), Sonia Peana (musicista), Gisella Belgeri (CEMAT), Adriano Bonforti (PATAMU), Forum Nazionale per l’Educazione Musicale.
Speriamo che l’emendamento, presentato dalla Sen. Elena Ferrara alla Commissione Cultura del Senato dopo un lungo lavoro di coordinamento con altri senatori e con le organizzazioni che si occupano di formazione musicale, sia accolto e faccia parte di quell’investimento in cultura del quale il nostro Paese ha davvero molto bisogno.