Giornata neo-nazista in Polonia: 3 donne ferite, 9 aggredite, sputate e abusate verbalmente a Varsavia dai neo-nazisti, 1 ferita e 3 aggredite a Wroclaw, 45 persone detenute per misura preventiva. Mentre il governo polacco incoraggia e legittima i movimenti neo-nazisti e neo-fascisti, le autorità locali polacche permettono marce neo-naziste e neo-fasciste in città polacche e la polizia gira la testa mentre compiono i loro crimini. La conseguenza è la violenza verbale e fisica. I cittadini sono soli contro l’ondata di odio e razzismo.
Chiediamo ai media internazionali di non girare anche voi la testa. Non ci lasciate soli di fronte a tutto questo. Diffondete l’informazione che noi proviamo a opporci.
A Varsavia, 12 attiviste dello Sciopero delle Donne Polacche sono state attaccate mentre manifestavano pacificamente #WomenAgainstFascism, senza che la polizia intervenisse. Precedentemente, 45 manifestanti pacifici dello Sciopero delle Donne Polacche e di altri movimenti civici – che si trovavano in prossimità del percorso della marcia neo-nazista – sono stati arrestati e portati in due stazioni di polizia, trattenuti per quasi 12 ore senza nessun accusa.
A Wroclaw, 15 dimostranti pacifici che si trovavano sul percorso della marcia neo-nazista sono stati allontanati dalla polizia, mentre i neo-nazisti li aggredivano verbalmente e fisicamente, lanciando petardi e bottiglie contro di loro. Una donna è stata colpita da un petardo che ha incendiato i suoi capelli. La polizia non ha preso nessuna iniziativa in merito e ha lasciato che i responsabili continuassero a marciare indisturbati.
Marta Lempart, dello Sciopero delle Donne Polacche, che ha guidato il blocco #FascismNoPasaran a Wroclaw, dichiara: «Il fascismo e il nazismo e tutte le ideologie che ad essi fanno riferimento sono proibite dalla Costituzione polacca. Ma né il governo, né le autorità locali nella maggior parte delle città polacche obbediscono a questa legge – incoraggiando e permettendo le marce neo-naziste. La polizia guarda senza reagire quando la legge viene violata – con simboli, striscioni e canti. con i petardi e altri materiali pericolosi che sono esplicitamente proibiti, con violenze fisiche e verbali. Solo noi, le persone, i cittadini e soprattutto le donne, cerchiamo di ostacolarli, protestando pacificamente. Noi non abbiamo scelto la disobbedienza civile, siamo obbligati ad usarla come nostra ultima risorsa quando tutti gli altri strumenti sono falliti».
Lo Sciopero delle Donne Polacche è una coalizione di donne che ha promosso e organizzato le proteste del Lunedì Nero in Polonia il 3 ottobre 2016 che ha impedito alle autorità polacche di imporre il divieto totale di aborto e ha ospitato lo Sciopero Internazionale delle Donne l’8 marzo 2017, con manifestazioni in 60 paesi in tutto il mondo.