L’Arci aderisce e promuove la manifestazione nazionale organizzata dall’Unione delle Camere Penali
Il numero di suicidi in carcere dall’inizio dell’anno è spaventoso. Tanti i giovanissimi che si tolgono la vita anche a causa di un clima che, in alcune carceri, è sempre più teso a causa della crescita del sovraffollamento.
La mancanza di fondi per avere più operatori sociali qualificati, una maggiore formazione degli operatori carcerari, spazi dedicati a socializzazione e percorsi lavorativi, peggiora la situazione e non si riescono a dare risposte alle fragilità che hanno maggiore urgenza di essere affrontate e aiutate.
Il sistema delle carceri italiane è al collasso e rischia di essere nuovamente sanzionato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. L’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo tutela il diritto “a essere detenuto in condizioni che devono essere compatibili con il rispetto della dignità umana”. In molta parte delle carceri italiane questo diritto non è esigibile.
Per questo l’Arci aderisce e promuove la manifestazione nazionale organizzata dall’Unione delle Camere Penali che si svolgerà a Roma mercoledì 20 marzo in Piazza dei Santi Apostoli, dalle ore 14.
Durante l’appuntamento interverranno tutte le associazioni sensibili a tale emergenza, i rappresentanti della politica favorevoli all’adozione di strumenti immediati volti alla soluzione della crisi in atto, i presidenti delle camere penali territoriali e degli iscritti per dare voce a tutti coloro che non possono parlare per denunciare questa strage in atto, affinché si possa realizzare, tutti insieme, l’obiettivo di arrestare con efficacia il terribile fenomeno dei suicidi in carcere.