Pochi giorni fa, il 5 novembre, il presidente dell’Anpi prof. Carlo Smuraglia si è dimesso dalla sua carica.
Un atto tutt’altro che inaspettato: già al congresso che lo rielesse lo scorso anno, Smuraglia accettò l’incarico con l’idea che fosse a breve termine.
Un sacrificio verso l’Associazione Partigiani, che si preparava a posizionarsi sul referendum costituzionale che era ormai prossimo. In questi anni ho avuto l’onore di conoscere il Presidente Smuraglia. Un intellettuale logicamente severo, un docente che, se mi fosse capitato di incontrarlo da studente, avrebbe certamente ispirato timore per l’esame e ammirazione per la conoscenza.
Un uomo d’altri tempi diremmo, con un’educazione garbata che però ne rafforza i tratti di un carattere deciso, forgiato da molte battaglie.
Il Presidente Smuraglia è l’ultimo Presidente Anpi partigiano e può raccontare per esperienza diretta l’antifascismo. A Smuraglia va il nostro grazie per la generosità con cui si è speso per la difesa della Costituzione e contro tutti i fascismi, certi che continuerà questa lotta come Presidente Emerito dell’Anpi.
Nuova Presidente è Carla Nespolo, che oltre ad essere la prima non partigiana alla guida dell’associazione, è anche la prima donna a cui è stato conferito questo incarico. «C’è una nuova fase nella vita dell’Anpi. Ma è una fase naturale. Io vorrei veramente fare in modo che sia così, che si passasse da una direzione dei partigiani ad una direzione di chi partigiano non è stato» ha dichiarato al congresso la nuova Presidente.
A lei vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, in un periodo segnato dal rafforzamento delle destre xenofobe e fasciste in tutta Europa. Siamo certi che con lei continuerà la collaborazione tra le nostre associazioni, che in questi anni si è grandemente rafforzata e ci ha visto impegnati in tante battaglie comuni.