Somalia, Sudan, Eritrea, Mali, Ghana, Guinea, Camerun, Costa d’Avorio, Congo, Egitto e Tunisia. Ma anche Siria, Afghanistan, Pakistan, Bangladesh, Myanmar: hanno tante nazionalità i cittadini che beneficiano dei cosiddetti Corridoi umanitari, un programma promosso in Italia dalla Comunità di Sant’Egidio, con le Chiese evangeliche, la Tavola Valdese, Caritas e Arci. Un modello che favorisce l’arrivo in sicurezza e legalità per persone che, altrimenti, nella maggioranza dei casi, ricorrerebbero a vie irregolari arricchendo i trafficanti di esseri umani. Grazie poi agli organismi del Terzo settore, l’accoglienza sul territorio italiano è gestita da singoli e associazioni, spesso dai famigliari stessi dei beneficiari, sgravando lo Stato di compiti e oneri.
Ascolta il podcast di Alessandra Fabbretti – Agenzia DiRe: https://www.dire.it/13-09-2024/1078459-dire-podcast-una-via-italiana-alla-solidarieta-i-corridoi-umanitari/
Il progetto “Circoli Rifugio – Nessuno in strada” di Arci nazionale è finanziato grazie ai fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.