Milano, 20 maggio 2017
Il prossimo 20 maggio si terrà a Milano una manifestazione nazionale per l’accoglienza e contro tutti i muri.
L’Arci ha aderito con un proprio appello (che riportiamo di seguito), in cui specifica le motivazioni dell’adesione, sottolineando le preoccupazioni per le scelte del governo in materia di sicurezza e immigrazione contenute nei decreti Orlando Minniti, recentemente convertiti in legge dal Parlamento.
La delegazione dell’Arci, di cui farà parte anche la presidente nazionale Francesca Chiavacci, sfilerà dietro uno striscione con lo slogan “nessun essere umano è illegale”.
Questo il testo dell’appello:
INSIEME SENZA MURI
20 maggio 2017
Per un’accoglienza dignitosa, contro i muri e contro la criminalizzazione dei migranti e dei poveri
Aderiamo “senza se” alla manifestazione del 20 Maggio 2017 Insieme senza Muri. La netta denuncia alle politiche dei Muri, dell’intolleranza, delle strumentalizzazioni, delle paure e della percezione dell’insicurezza dei cittadini ci vede in prima fila, così come siamo in prima fila nel proporre la cultura della convivenza e dell’accoglienza.
Siamo per abrogare la Bossi-Fini e per l’approvazione della riforma della cittadinanza.
Ma aggiungiamo, con forza e decisione, la nostra contrarietà ai due Decreti Legge, già convertiti in legge, di iniziativa dei Ministri Minniti e Orlando su Immigrazione e Sicurezza.
I due provvedimenti legislativi, oltre a violare l’art.24 della nostra Costituzione, negando il principio del giusto processo, sono un passo indietro sul piano dei diritti e della civiltà giuridica del nostro Paese, sono in palese contraddizione, insieme all’abolizione del secondo grado di giudizio per il riconoscimento del diritto di asilo, con lo spirito della manifestazione del 20 maggio a Milano e di quella di Barcellona.
La pretesa di ricondurre la materia del “decoro urbano” al tema della sicurezza è inaccoglibile. Avalla una concezione sbagliata dell’ordine pubblico, crea maggiore insicurezza, criminalizzando un numero crescente di cittadine e cittadini colpiti da marginalità sociale invece di combatterne le cause. Nella criminalizzazione della povertà e della marginalità sociale nascono i Muri, la paura e i fenomeni di odio.
Ci saremo il 20 maggio, anche per schierarci al fianco delle organizzazioni umanitarie che salvano vite nel Mediterraneo e contro la criminalizzazione della solidarietà, come siamo stati nelle manifestazioni per la chiusura dei Cpt, dei Cie, ora CPR, come abbiamo partecipato alle iniziative per la raccolta delle firme per il diritto di voto e la cittadinanza, e come siamo stati presenti in tutte le occasioni che mettevano al centro il diritto e la libertà di migrare e di non morire di fame, di guerra e in mare.