Un’ampia partecipazione alle manifestazioni di piazza
L’8 marzo di quest’anno, in diverse parti del mondo le donne si mobiliteranno per il primo sciopero globale, astenendosi da ogni attività lavorativa e di cura nei luoghi di lavoro, nelle fabbriche, nei supermercati, negli asili, nelle case, nelle scuole, nelle strade.
Se si fermano le donne, il mondo si ferma. Nessuna deve mancare, nessuna deve subire. Si sciopera per tenere alta l’attenzione sulla violenza di genere, sui troppi femminicidi o episodi di violenza e sottomissione che le donne sono costrette a subire ogni giorno.
Si sciopera contro la precarietà, la dequalificazione, lo sfruttamento sul posto di lavoro. Si sciopera per il diritto di andare in maternità senza la paura di perdere il posto di lavoro.
Si sciopera dai ruoli, dai generi, dalle imposizioni di regole che distruggono la vita.
Si sciopera dentro e fuori i luoghi di lavoro, per le precarie, le disoccupate, le pensionate, le studentesse, le italiane senza cittadinanza, le casalinghe. Non una di meno!
L’Arci nazionale sostiene le ragioni delle mobilitazioni, che in Italia traggono origine dalla grande manifestazione del 26 novembre promossa da Non una di meno.
Molti comitati Arci hanno aderito allo sciopero globale delle donne e saranno presenti alle numerose manifestazioni di piazza nelle varie città italiane. Inoltre, come ogni anno, promuovono e organizzano eventi, spettacoli, reading e momenti di incontro e riflessione.
A Roma saremo a quella organizzata per le ore 17 al Colosseo con la nostra presidente nazionale Francesca Chiavacci.
Roma, 7 marzo 2017