
ROMA, 9 APRILE 2025 – È operativo NABILA, un progetto dell’Ufficio Immigrazione di ARCI Nazionale realizzato con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, grazie ai fondi dell’otto per mille dell’IRPEF.
NABILA è un Help Desk pensato per offrire supporto e orientamento a migranti e rifugiati con disabilità e altre condizioni di vulnerabilità. Il servizio prevede una linea telefonica gratuita, il Numero Verde 800 999 977, attiva su tutto il territorio nazionale. È inoltre possibile prenotare appuntamenti in presenza presso l’Ufficio Immigrazione di ARCI Nazionale a Roma.
Quello delle persone migranti con disabilità è un fenomeno ancora poco conosciuto e caratterizzato da una grande difficoltà nella raccolta e nella sistematizzazione dei dati. Secondo le stime dell’INAPP, in Italia si contano circa 199.000 migranti con disabilità. Il Rapporto Annuale SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) segnala che, nel 2023, il 4,6% delle 54.512 persone accolte nei centri SAI presentava una forma di disabilità fisica, psichica o cognitiva (DS/DM). Altre stime indicano che tra il 5% e il 10% dei richiedenti asilo e rifugiati soffre di una forma di disabilità, spesso aggravata dalle condizioni di viaggio e accoglienza.
Nonostante questi numeri, i servizi disponibili restano in gran parte inaccessibili o non adeguatamente specializzati. Le barriere linguistiche, culturali e burocratiche rendono ancora più difficile l’accesso a diritti fondamentali come l’assistenza sanitaria, il riconoscimento dell’invalidità civile o il supporto legale.
Per facilitare l’accesso ai servizi sul territorio, il progetto Nabila ha avviato l’aggiornamento della mappatura presente su JumaMap, portando a 205 il numero di sportelli dedicati alle persone con disabilità in tutta Italia, grazie alla collaborazione con FISH Onlus. È inoltre già attiva anche una sezione informativa, tradotta in 17 lingue, dedicata alla domanda di invalidità civile, a cui seguiranno ulteriori documenti e materiali utili.
Nabila è un servizio che si mette in ascolto delle persone richiedenti asilo e migranti con una forma di disabilità e si propone di essere una porta d’accesso ai servizi e ai diritti loro garantiti dalla normativa italiana ed europea.