Il 3 luglio ha inizio il secondo campo Liberarci dalle spine, in programma a Corleone, nell’ambito dell’edizione 2018 di Estate in campo.
La giornata tipo del campo è suddivisa in 3 momenti:
– attività nei terreni o nei beni confiscati insieme ai soci della cooperativa Lavoro e non solo;
– formazione: studio, approfondimento, incontri, testimonianze e visite guidate. Sono previsti momenti di incontro con soggetti e associazioni impegnate nell’antimafia sociale e momenti seminariali con il contributo di personalità quotidianamente attive nell’antimafia. Saranno inoltre organizzate alcune visite in luoghi simbolo, come Portella della Ginestra (luogo dell’omonima strage del 1 maggio 1947) dove i campisti incontreranno i sopravvissuti della strage; le tombe di Placido Rizzotto e Bernardino Verro; Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato a Cinisi; il Laboratorio della Legalità a Corleone dove, attraverso una mostra di quadri del pittore Gaetano Porcasi, i campisti potranno ricostruire la storia della mafia e dell’antimafia fino ai giorni nostri.
Vi sarà inoltre uno spazio di studio legato ai percorsi storici dell’antimafia per approfondire conoscenze specifiche sull’impegno di contrasto alle mafie emerso dalle comunità locali del luogo. I campisti approfondiranno i singoli argomenti attraverso la pubblicazione Arci Appunti di antimafia, che rappresenta un compendio sulla storia di Cosa Nostra e, parallelamente, dell’antimafia in Sicilia;
– attività culturali: volontari avranno l’opportunità di fare visite alla città di Palermo e ai suoi maggiori presidi di patrimonio artistico e culturale, assisteranno alla presentazione di libri alla presenza degli/le autori/trici (in programma il 7 luglio l’incontro con lo scrittore Nuccio Pepe che presenterà il libro La guerra è della morte), parteciperanno a workshop, incontri con circoli Arci e associazioni culturali giovanili di Corleone e di Palermo.
Diari e foto del campo sulla pagina facebook @Campi della legalità