Dichiarazione di Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci
“Dopo l’estate elimineremo le domeniche gratuite nei musei”. Lo ha annunciato il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli spiegando che “l’iniziativa andava bene come lancio pubblicitario”, ma non può continuare con le stesse caratteristiche. Perché, secondo Bonisoli, quel che non va bene è “l’obbligo“, mentre se i singoli direttori decidono di continuare con una domenica gratis non c’è problema.
Con questa sua uscita il ministro non dà certo un segnale di rilancio della cultura, in un Paese in cui il 37,4% degli italiani non prende parte ad alcuna attività culturale e nelle famiglie a basso reddito questa percentuale sale al 50%, come ci dice Federculture.
Musei e luoghi della cultura devono essere accessibili a tutti e tutte e l’iniziativa introdotta dal precedente governo può essere perfezionata per renderla più efficace, ma la semplice abolizione senza porsi il problema di quali misure alternative adottare per rendere più ampia la platea di chi ne fruisce non migliora di sicuro la situazione.
E’ dai dati di Federculture che bisogna partire, per fare in modo che oltre ad essere uno tra i paesi più ricchi di opere d’arte e siti artistici l’Italia sia anche uno dei paesi che offre ai suoi cittadini e cittadine la possibilità di fruirne.
Roma, 1 agosto 2018