Il comunicato con cui Arci, Anpi e Cgil di Firenze aderiscono al presidio
ARCI, ANPI e CGIL parteciperanno al presidio che si terrà oggi a Firenze, sul luogo del terribile omicidio di Idy Diene, 54 anni, freddato ieri con diversi colpi di pistola da Roberto Pirrone.
Siamo sconvolti, e Firenze tutta lo è, per la violenza insensata di un omicidio le cui motivazioni lasciano a dir poco attoniti e su cui ci si può solo stringere alla famiglia della vittima e alla comunità senegalese. Non dobbiamo restare in silenzio di fronte a questo omicidio, di fronte alla violenza e all’odio. Ci auguriamo che la solidarietà nei confronti della vittima e della sua famiglia sia la più ampia possibile, da parte di tutta la città che non deve perdere, soprattutto in questi momenti, la sua grande tradizione di città accogliente e aperta. E ci preme ricordare come quest’accoglienza che la caratterizza sia frutto anche di un rapporto stretto tra le Istituzioni e la Comunità senegalese, che ci ha aiutato a comprendere le dinamiche complesse dell’integrazione, rappresentando da sempre un punto di riferimento, non solo per i tanti cittadini senegalesi che vivono a Firenze e in Toscana, ma anche per tutte le associazioni e organizzazioni impegnate quotidianamente su questi temi.
In queste ore tristi, è bene non cedere a provocazioni: il dolore, la rabbia, la richiesta di giustizia e lo sgomento di fronte a una simile tragedia, devono evolversi in un cammino solidale che ci faccia sentire tutti parte della stessa comunità.
Per questo è importante che quanti più fiorentini possibile facciano sentire la loro vicinanza alla famiglia di Idy, ai suoi amici e familiari, e a tutta la comunità senegalese. Per loro è necessario manifestare pacificamente il nostro rifiuto di una società in cui maturano simili tragedie. Ed è importante farlo tanto più oggi, all’indomani di un voto che ci consegna un Paese in cui violenza, intolleranza e razzismo sembrano trovare una giustificazione. Non vogliamo che tragedie simili si ripetano, non vogliamo vivere in città in cui chiunque possa sentirsi legittimato a puntare un’arma contro qualcun altro e uccidere.
Anche per questo crediamo sia doveroso fare una riflessione su un tema che si sta manifestando in tutta la sua grave drammaticità anche nel nostro Paese: ovvero quello della necessità di effettuare controlli serrati e seri, su quanti abbiano nella propria disponibilità un’arma.
Augurandoci che in ricordo di Idy Diene tutta Firenze oggi scenda in strada per manifestare il proprio dolore, invitiamo tutti i cittadini e le cittadine a partecipare al presidio alle 15 sul ponte Vespucci.