Ribadiamo la necessità di un intervento civile nel Mediterraneo per salvare vite umane
Medici senza frontiere, la nave Aquarius, e di conseguenza il salvataggio di vite umane in mare, sono di nuovo sotto attacco.
La stessa Procura, quella di Catania, che senza successo accusò Medici senza Frontiere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ora apre una nuova indagine. L’odore della strumentalità e della propaganda è forte.
Una ONG che si occupa da anni in tutto il mondo di salvare vite umane proprio in ambito sanitario, verrebbe accusata di avere smaltito illegalmente “un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti”.
Esprimiamo la nostra solidarietà a MSF che ha salvato, con la sua azione nel Mediterraneo, 80mila esseri umani, e anche l’onore delle democrazie europee e della civiltà giuridica del nostro continente.
Ci chiediamo per quanto tempo ancora la Procura di Catania continuerà a usare l’azione giudiziaria per fare propaganda politica, ai danni delle attività di ricerca e soccorso in mare.
Ribadiamo la necessità di un intervento civile nel Mediterraneo per salvare vite umane in assenza di programmi dei governi europei, impegnati a usare questo tema in funzione elettorale.
Non possiamo continuare ad assistere ad una strage senza reagire.
Per questo l’Arci continuerà a sostenere l’azione di Mediterranea, ancora più importante in questa fase nella quale si rafforzano sentimenti e atti di razzismo istituzionale e diventa sempre più difficile salvare vite umane.