Le associazioni propongono momenti di socializzazione e riflessione necessarie per il futuro del cinema e della sala
“Il nostro obiettivo è mettere insieme le persone, farle confrontare e farle uscire di casa. Le associazioni, diversamente dalla rete, propongono momenti di socializzazione e riflessione necessarie per il futuro del cinema e della sala”.
Con queste parole, Roberto Roversi è stato confermato per il secondo mandato alla guida di Ucca, Unione dei Circoli Cinematografici Arci, associazione nazionale di promozione della cultura cinematografica attiva dal 1967.
Nel corso dei due giorni di Congresso, che si è svolto a Piacenza l’1 e 2 dicembre scorsi, oltre a discutere e votare il presidente e tutti gli organismi dirigenti, è stato affrontato il tema della rigenerazione urbana, anche in relazione all’evoluzione degli spazi per il Cinema a fronte di un sistema dell’audiovisivo in rapidissima evoluzione.
“C’è una divaricazione del pubblico e delle abitudini di fruizione e spesso a vincere è il divano – ha argomentato Roversi – Il cinema non ha più la centralità che lo connotava prima: perché una persona dovrebbe prendere la macchina e andare in una sala cinematografica a vedere qualcosa che può guardare comodamente a casa?
La motivazione va ricercata in quelle sale cinematografiche che offrono qualcosa in più: una presentazione o un dibattito, un ambiente conviviale, ma che connoti l’identità del cinema stesso. E garantire allo spettatore che di quella sala si può fidare”.
Al presidente Roversi, gli auguri di tutta l’Arci per la nuova sfida che lo attende.