10 dicembre 2018, @nodaywithoutus
Il 10 dicembre la Dichiarazione nazionale dei diritti dell’Uomo compie 70 anni. È grazie a questa Dichiarazione che i diritti di tutte e tutti sono stati riconosciuti come universali, sopra ogni legge.
Purtroppo oggi invece, in tante parti del mondo, si agisce una sistematica violazione di quella Dichiarazione, tanti diritti sono negati e i difensori dei diritti sono attaccati.
Questa violazione non avviene solo laddove governano regimi, ma anche in quella che dovrebbe essere la patria della libertà e della civiltà, costruita dopo guerre e genocidi, l’Europa.
Nemmeno il nostro paese è esente: abbiamo ascoltato recentemente le dure parole dell’Alto commissario per i Diritti Umani Michelle Bachelet a Ginevra, pronunciate annunciando l’invio di personale Onu in Italia: «Il governo italiano ha negato l’ingresso di navi di soccorso delle Ong. Questo tipo di atteggiamento politico e di altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili».
Assistiamo a tendenze preoccupanti nel criminalizzare la solidarietà e l’assistenza umanitaria ai richiedenti asilo. Le associazioni e gli attivisti subiscono intimidazioni attraverso azioni legali in nome della violazione del segreto d’impresa. Le restrizioni allo spazio civico assumono varie forme, sempre più innovative, da parte di governi illiberali (e anche da quelli considerati liberali).
Tutti i diritti, economici, sociali, politici, democratici e civili sono sotto pressione nell’Europa odierna. Sempre più persone non vi hanno accesso, anzi, se i diritti vengono ristretti in nome della crisi e dell’austerità, alla società civile si impedisce spesso di svolgere appieno il proprio ruolo.
Per queste ragioni sempre più preoccupanti, il Forum Civico Europeo, la rete di cento associazioni dell’Est e dell’Ovest europeo di cui l’Arci fa parte, ha lanciato #Nodaywihoutus, un’azione comune che si terrà il 10 dicembre.
L’obiettivo è che, in questa giornata, organizzazioni di società civile si rendano visibili insieme in tutta Europa, per difendere il valore democratico della loro esistenza e delle loro azioni che rendono ogni giorno più accessibili i diritti umani a milioni di persone e per protestare contro gli attacchi allo spazio pubblico e alla partecipazione.
L’Arci è stata una tra le prime organizzazioni europee alla quale è stato chiesto di aderire e in Italia è capofila della campagna.
La giornata di azione No day without us (Non un giorno senza di noi) si svolgerà in maniera da permettere la più ampia e semplice partecipazione. Si chiederà agli attivisti associativi e di movimento di mostrare un segno comune, di postare il logo sui siti e sui social media, e di agire altre forme di azione e visibilità – anche utilizzando le molte iniziative previste per quel giorno sui diritti umani in tanti territori.
I circoli dell’Arci possono far propria questa campagna e contribuire al suo successo: tutti i dettagli per partecipare sono al link www.arci.it/verso-il-10-dicembre-2018/
A chi vorrebbe vederci sparire, o ridur-re al silenzio, diciamo: noi lavoriamo per i diritti di tutti e tutte, e ne siamo orgoglios*!