Dopo l’anteprima mondiale al Festival di Locarno e l’anteprima italiana al Festival dei Popoli, arriva nelle sale Anatomia del miracolo, che sbarca a Napoli in esclusiva per la rassegna Astradoc – Viaggio nel cinema del reale curata al Cinema Astra da Arci Movie Napoli, Parallelo 41 Produzioni, Coinor e Università degli Studi di Napoli Federico II.
Una Vergine con un livido sulla guancia che genera miracoli. Intorno a lei ruotano tre protagoniste che non si incontrano mai, ma che di lividi interni se ne intendono. Giusy, una ragazza in sedia a rotelle che non ha mai ottenuto il miracolo ed è diventata atea, libera di spirito e antropologa esperta in culti mariani. Fabiana, una transessuale a capo di un gruppo di fedeli della Vergine in un quartiere popolare del centro città. E Sue, una pianista coreana di successo in cerca di una nuova direzione da dare alla propria vita, insegnando la musica ai bambini in difficoltà in un luogo città così distante dalla sua cultura di origine. Ognuna con le proprie ferite intime e la sua personale ricerca del ‘miracolo’.
Appuntamento a Napoli al Cinema Astra venerdì 23 novembre alle ore 20.30 alla presenza della regista Alessandra Celesia e delle protagoniste Giusy Orbinato, Sue Song e Fabiana Matarese.
«Questo film è nato come una soap opera senza copione e senza storyboard di partenza. Se ha l’impianto di una commedia, perché a Napoli non si può sfuggire al genere, è con la freddezza del cinema danese che mi sono avvicinata al soggetto – spiega la regista – De Filippo è stato il mio punto di riferimento, l’oscillazione continua tra veglia e sonno, realtà incarnata nelle nostre aspirazioni più intime. Se poi fossi riuscita a portare un po’ di Chekhov nei dialoghi sospesi e nei silenzi, i miei sogni nel cassetto sarebbero definitivamente esauditi. Protagonista assoluta è La Vergine dell’Arco, con il suo livido e il suo dolore: lei fa da filo conduttore al film, appare e scompare diventando simbolo o presenza magmatica secondo le esigenze. Gli altri sono comparse con aspirazioni da protagonisti e il ruolo principale se lo meritano tutti: rappresentano a pieno titolo le sfaccettature di un paese intero che in quella città si rispecchia. Ogni personaggio è metafora, ogni vita è un tassello del puzzle».
La proiezione sarà chiusa dall’esibizione canora di Pino Santoro.
Info: www.arcimovie.it