L’autunno nuorese si colora di cultura con il mese dell’archeologia promosso dall’Archeo Arci. Diciottesima edizione per il ciclo di Lezioni di archeologia iniziate il 7 novembre, che si concluderanno il 3 dicembre prossimo.
Nell’auditorium della Biblioteca Satta, docenti delle Università sarde, studiosi e archeologi delle Soprintendenze si confronteranno con le scoperte e gli scavi più attuali e recenti di ogni angolo di Sardegna. Alle serate di Lezioni di archeologia si alterneranno le visite guidate nei siti.
Ci sarà una lezione tutta in rosa, quest’anno. La professoressa Paola Ruggeri, dell’Università di Sassari, racconterà di due mondi a confronto: donne puniche e donne romane in Sardegna. Sarà la ricerca scientifica a proporre la straordinaria conoscenza di modi e costumi di antenate di donne sarde, che tracce e segni concreti del loro passaggio hanno sicuramente lasciato.
Le lezioni avranno inizio dal racconto del Museo archeologico nazionale di Nuoro. Lo proporrà l’archeologa Manuela Puddu. Verrà fuori tutta la ricchezza di quello che ha sede nel centro storico cittadino, nel palazzo ottocentesco di Giorgio Asproni. Spesso confinato in un cono d’ombra, il Museo nazionale, inaugurato nel 2002, darà conto ai corsisti del valore storico e scientifico dei materiali nelle due sezioni, archeologia e paleontologia.
Durante il corso verranno approfonditi gli elementi portanti della civiltà nuragica. Il dott. Mauro Perra entrerà nei segreti del ‘gigante rosso’ della Sardegna nuragica, 21 torri e una superficie di 3000 metri quadri.
Del nuraghe Arrubiu di Orroli ne parlerà Perra nella sua lezione, guidando i corsisti nell’intrico di camminamenti e pietre megalitiche del grande monumento del Sarcidano. Per poi spostarsi, con l’archeologa Angela Antona, lungo l’asse dei tesori della Gallura nuragica, lezione e visita al villaggio di Lu Brandali, alla tomba di gigante Pascaredda e al nuraghe Majori.
Spazio alla Sardegna medievale, che non può sfuggire alla relazione col regno di Aragona. Ne parlerà Marco Antonio Scanu, ricercatore Universitat de Lleida Spagna. Il tema è: Aragon En Cerdena, tra il XV e il XVI secolo. Sarà l’archeologo Franco Campus a mettere nel mirino la città di Bosa, dall’età tardo antica al periodo signorile. Con la visita successiva al centro storico della città sul Temo e al castello che tante vicissitudini ancora racconta, tra i Re d’Aragona, i Papi, i Doria e i Malaspina, simbolo della Sardegna piegata. Compensa il Regno d’ Arborea e la capitale giudicale di Oristano. I suoi monumenti religiosi e le fortificazioni verranno proposti dal docente Maurizio Casu. Per finire nei paesaggi della Sella del diavolo di Cagliari. Panorama e nuovi dati sulle tracce della Dea, con le ricerche archeologiche di Maria Adele Ibba dell’Università di Cagliari.