Quanto è produttivo alimentare un'idea di Europa fatto di divisioni e di diffidenze tra culture?
Ieri sera un nuovo e feroce attacco terroristico ha colpito il cuore dell’Europa. Un terribile atto che l’Arci condanna esprimendo dolore e cordoglio per le vittime.
Ci auguriamo che questo attentato odioso e vigliacco non si trasformi in occasione per scellerate generalizzazioni o per fare propaganda d’odio.
Piuttosto ci dovremmo interrogare su quanto le politiche di convivenza adottate fino ad oggi, basate esclusivamente sulla sicurezza e non sul benessere di tutte e tutti, siano state efficaci e chiederci quanto sia produttivo continuare ad alimentare un’idea di Europa fatto di divisioni e di diffidenze tra culture, dove l’odio prospera in eventi tragici come quello di ieri sera.
Ci pare evidente che muri, nazionalismi e derive securitarie, mai così diffuse nel territorio europeo come negli ultimi anni, stiano fallendo clamorosamente e producano solo rancore, lasciando le persone più influenzabili, di origine europea o straniera, in balia di folli ideologie costruite sulla sete di vendetta.
La nostra idea di Europa è quella di società aperta, le cui basi poggiano su libertà e giustizia sociale.