Il progetto della Cinema Summer School, ideato dall’associazione culturale Babelica – Arci Torino, arrivato alla sua quarta edizione, è una scuola estiva di cinema dedicata ai più giovani.
La #css è rivolta a ragazze e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 13 anni e prevede cinque settimane intensive dedicate al cinema: sia per quanto riguarda la possibilità di scoprire e approfondire nuove opere cinematografiche in compagnia di un pubblico di coetanei, sia rispetto alla conoscenza delle varie fasi operative che stanno alla base della creatività filmica, quali la fotografia, la sceneggiatura, la recitazione, il montaggio e il sonoro.
I ragazzi coinvolti nel progetto si cimenteranno nella costruzione di un racconto per immagini, con l’obiettivo di produrre una serie di contenuti video originali con cui comunicare storie da loro stessi ideate. Attraverso il lavoro in piccoli gruppi, costantemente accompagnato da esperti media educator, i ragazzi impareranno a utilizzare i tablet e gli smartphone in una modalità che non è semplicemente di evasione ma anche di impegno costruttivo, senza tuttavia sacrificare quello spirito di divertimento che caratterizza esperienze e avventure estive.
La Cinema Summer School è una grande esperienza formativa anche per tutti quei ragazzi che provengono da fuori Torino e che, con l’occasione di raccontare la città del cinema, ne scoprono i luoghi storici e culturali e incontrano nuovi amici.
Quali sono i principi che stanno alla base della scuola di cinema
Nell’era dei cosiddetti personal media e della comunicazione everyone to everyone, dove la produzione di contenuti digitali è ormai considerata una soft skill estesa ai cittadini di ogni età, è importante che i nostri ragazzi abbiano la possibilità di misurarsi con le esperienze essenziali volte a ideare, progettare e realizzare contenuti audiovisivi e multimediali.
I contenuti video, in particolare, rappresentano la più completa sintesi tra le varie forme di linguaggio, scritto, parlato, musicale, grafico e, ovviamente, iconico.
Se accettiamo il fatto, come raccomanda da anni la Commissione Europea, che l’educazione ai media sia la risposta necessaria per fare fronte a scenari globali in continua mutazione e progressivamente sempre più complessi, dobbiamo anche considerare tale educazione come un elemento basilare e non eludibile delle democrazie che vogliano restare in salute, in particolare nel contrasto alla radicalizzazione politica e nella diffusione del rispetto reciproco come valore strategico per l’affermazione dei diritti fondamentali di cittadinanza. Da un lato perché, in epoca digitale, la conoscenza dei linguaggi audiovisivi non corrisponde semplicemente alla capacità di esercitare il senso critico nei confronti delle immagini, ma si declina nella possibilità che ciascun cittadino possa trasformarsi, attraverso l’utilizzo dei dispositivi digitali mobili (come smartphone e tablet), in un produttore diretto di contenuti originali da egli stesso progettati e realizzati. Dall’altro lato perché la familiarità con i racconti per immagini considerati nei vari formati (dal film alla serie tv, dallo spot al video musicale, ecc.) può corrispondere a favorire percorsi di educazione all’affettività e di alfabetizzazione alle emozioni come risorsa preziosa per uno sviluppo integrato e consapevole di bambini e ragazzi. Visti in questa prospettiva, i racconti per immagini sono contenuti che possono interagire in maniera interessante con la sensibilità di ogni singolo spettatore, con le sue esperienze personali e i propri interessi specifici. Perché la visione immersiva delle immagini audiovisive può rappresentare un’esperienza unica, favorita dal fatto che lo spettatore proietta sullo schermo i desideri e le emozioni, la propria memoria e immaginazione, la sua cultura individuale e la cultura collettiva. Utilizzate in questa prospettiva, le immagini cinematografiche costituiscono un’esperienza centrale per potenziare abilità quali l’autoriflessione e l’espressione di sé, per individuare nuove risorse strategiche legate alla crescita personale, per elaborare nuove soluzioni con cui affrontare le difficoltà e affrontare cambiamenti e trasformazioni.
ll programma didattico è a cura di Umberto Mosca, media educator.
La Cinema Summer School è organizzata dall’associazione culturale Babelica di Torino.
Per info e iscrizioni http://www.babelica.it/cinemaschool/css2019-immaginare-torino/
Tel: 3384392037 (Tatjana).