
Un incontro per difendere l’associazionismo del Terzo Settore
Dal 1° gennaio 2026, le associazioni del Terzo Settore saranno soggette all’IVA anche sulle attività rivolte allɜ propriɜ sociɜ. Si tratta di una misura che rischia di colpire duramente l’associazionismo, aumentando i costi e la burocrazia per chi ogni giorno genera socialità, cultura e solidarietà nei territori.
Per questo, martedì 15 aprile 2025, dalle 11:00 alle 14:00, presso l’Hotel Capranichetta (Piazza di Monte Citorio 125, Roma), si terrà l’incontro “AGGIUNGIAMO VALORE, NON IVA”, promosso da Acli e Arci per rilanciare la proposta elaborata dal Forum Terzo Settore di mantenere l’esclusione IVA sulle attività mutualistiche delle associazioni.
Perché è un problema?
L’applicazione dell’IVA alle attività con i soci significa:
– Maggiore burocrazia: le associazioni dovranno dotarsi di registratori di cassa e gestire adempimenti complessi.
– Aumento dei costi: le attività associative potrebbero diventare meno accessibili, penalizzando soprattutto le fasce più deboli.
– Un colpo alla libertà di associazione: la partecipazione alla vita sociale e culturale non può essere equiparata a un’attività commerciale.
L’associazionismo non è vendita: è partecipazione, cittadinanza attiva, coesione sociale.
Cosa chiediamo al Governo?
Non si tratta di opporsi alle normative europee, ma di riconoscere che il Terzo Settore ha una funzione sociale e non commerciale. Chiediamo che le attività mutualistiche delle associazioni restino escluse dall’IVA, come avviene già per altri soggetti.
Difendiamo l’associazionismo!