Sabato 19 gennaio, alle ore 18,30, all'ARCI di Siracusa, piazza Santa Lucia, 20: "L'ALTRA AMERICA DI WOODY GUTHRIE",
un libro di Daniele Biacchessi con dvd illustrato da Giulio Peranzoni ed editato da Luca Guerri. Edizioni Jaca Book
WOODY GUTHRIE
Con la sua musica e i suoi testi, Woody Guthrie ha attraversato la storia d’America del 900: gli anni della Grande Depressione, della Seconda Guerra Mondiale, della Guerra Fredda, delle battaglie per i diritti civili e dei veleni del maccartismo. E’ stato un sincero militante anti-fascista che sulla chitarra teneva scritto: «Questa macchina uccide i fascisti».
Cantore dei vagabondi, degli sfruttati e delle ingiustizie sociali, ha ispirato intere generazioni di cantautori americani, a partire da Bob Dylan e Bruce Springsteen, fino a protagonisti della scena indipendente più recente come Billy Bragg e i Wilco .
Ha dedicato la sua esistenza alla lotta politica radicale e ancora oggi è un mito nazionale degli Stati Uniti. La sua canzone più famosa “This land is your land” nel corso del tempo è diventata una sorta di secondo inno ufficiale americano.
«Odio quel genere di canzone che ti fa pensare di essere un buono a niente. Odio una canzone che ti porta a pensare di essere nato solo per essere un perdente. Esclusivamente un perdente. Utile a nessuno. Buono a niente. Per il fatto che sei troppo vecchio o troppo giovane o troppo grasso o troppo secco o troppo brutto o troppo di questo o troppo di quello. Quelle canzoni che tendono a buttarti giù o a farsi gioco di te per la tua sfortuna o le tue disavventure. Io mi sono schierato contro quelle canzoni opponendomi ad esse fino al mio ultimo respiro e alla mia ultima goccia di sangue. Sono qui per cantare canzoni che ti proveranno che questo è il tuo mondo e anche se ti ha colpito duro e ti ha fatto girare una dozzina di volte, non importa di che colore, taglia o costituzione tu sia, io sono qui per cantarti una canzone che ti faccia sentire fiero di te stesso e del tuo lavoro. E le canzoni che canto, per la maggior parte sono ideate da ogni genere di persona, del tutto simile a te.»
L'AUTORE
Daniele Biacchessi già caporedattore per ”Radio24”-”Il Sole 24 Ore” dal 1999 al 2018, ora collaboratore. Nel 2004 e nel 2005 gli viene assegnato il “Premio Cronista” per un’inchiesta sul terrorismo islamico in Italia e una ricostruzione dell’omicidio dell’editorialista del “Corriere della Sera” Walter Tobagi’. Nel 2009 riceve il premio dedicato al fotografo freelance ucciso in Medio Oriente Raffaele Ciriello. Nel 2011 vince il prestigioso Premio Speciale Unesco per lo spettacolo teatrale”Aquae Mundi” con il jazzista Gaetano Liguori. Nel 2016 riceve il premio “Macchina da scrivere 2016” per il libro “Storie di rock italiano” (Jaca Book). Dal 1975 lavora per numerose testate: Radio Lombardia, Radio Occhio, Radio Regione, Telemilanodue, Rete A, Antenna 3. Nella sua lunga carriera collabora inoltre con Rai, Radio Popolare, Mucchio Selvaggio, il quotidiano l’Unità, i settimanali Avvenimenti e L’Europeo. Dal 1988 al 1999, è fondatore, direttore della sede milanese, conduttore, inviato e cronista parlamentare di Italia Radio. È autore di trenta tra libri, prefazioni, interventi pubblicati dai più importanti editori italiani. Daniele Biacchessi scrive libri d’inchiesta sul terrorismo (gli omicidi di Walter Tobagi, Luigi Calabresi, Fausto e Iaio, Roberto Franceschi, Massimo D’Antona, Marco Biagi, strage di Bologna, strage di Piazza Fontana, strage di Ustica, strage di Piazza della Loggia, Italicus, strage Rapido 904). In particolare è il primo giornalista a svelare i retroscena sulla fuoriuscita di diossina dalla Icmesa di Seveso il 10 luglio 1976 e sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci “Fausto e Iaio” il 18 marzo 1978. Biacchessi ricostruisce in un libro il caso di malagiustizia di Enzo Tortora. Nel libro”Passione reporter”, Biacchessi riunisce per la prima volta le storie di Ilaria Alpi, Raffaele Ciriello, Maria Grazia Cutuli, Antonio Russo, Enzo Baldoni, Raffaele Ciriello. Negli ultimi anni raccoglie in alcuni volumi le storie dei combattenti della lotta di Liberazione e della Resistenza italiana. Dal 2003 trasferisce gran parte del suo lavoro giornalistico nel teatro civile. Come autore, regista e interprete di teatro di narrazione narra il disastro di Seveso La fabbrica dei profumi, le stragi nazifasciste di Sant’Anna di Stazzema e di Marzabotto del 1944, lo scandalo dei fascicoli nascosti nel cosiddetto “armadio della vergogna”, le stragi della strategia della tensione nello spettacolo Il paese della vergogna, le storie dei giornalisti italiani uccisi in zone di conflitto Passione reporter. Daniele Biacchessi racconta nei suoi spettacoli l’impegno antimafia di Peppino Impastato, Giorgio Ambrosoli, Libero Grassi, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, il dramma delle morti sul lavoro Il lavoro rende liberi, le battaglie per l’acqua pubblica, contro gli abusi ambientali, gli squilibri tra Nord e Sud del mondo, la Resistenza, la verità e la giustizia sui desaparecidos argentini, il sogno del grande poeta e musicista americano Woody Guthrie. Dal vivo collabora con i musicisti Gaetano Liguori, Gang, Massimo Priviero,e molti altri artisti della scena jazz, rock, blues e canzone d’autore italiana.