L’attuale fase politica e le recenti modifiche legislative e operative hanno di fatto completamente stravolto il sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati così come lo abbiamo conosciuto e, in parte costruito.
Non si tratta di una svolta operativa ma, di una vera e propria ridefinizione - peggiorativa - delle competenze dello Stato nel campo del diritto d’asilo. Se da una parte siamo stati protagonisti della nascita del sistema SPRAR, dall’altra non abbiamo mai risparmiato critiche ad un sistema pensato e realizzato unicamente nella logica emergenziale che di fatto ha creato le condizioni per la nascita dei Centri di Accoglienza Straordinaria gestiti dalle Prefetture.
In questa dicotomia, pur misurandoci su entrambi i sistemi di accoglienza, non abbiamo mai nascosto di prediligere il sistema SPRAR perchè più aderente ad un lavoro di prossimità e più orientato ad obiettivi concreti quali l’inclusione sociale e l’integrazione lavorativa.
Ora ci troviamo in una fase completamente nuova ma assolutamente indefinita, nel pieno del passaggio da un sistema all’altro con prospettive tutte da costruire.
Il 2019 sarà l’anno decisivo per definire una proposta di lavoro condivisa che sostenga il protagonismo della nostra associazione in termini di iniziativa politica e che, al tempo stesso, ridefinisca la dimensione operativa del sistema di accoglienza anche con nuovi strumenti e nuove priorità.
Per questi motivi principali, a seguito delle riflessioni collettive avviate dalla fine di dicembre all’interno della Presidenza Nazionale e della Commissione Immigrazione, abbiamo ritenuto utile costruire questo momento di studio, confronto e riflessione dedicato ai comitati territoriali e regionali.
La data individuata è il giorno 12 aprile a Bologna, presso il Parco della Montagnola, in via Irnerio 2/3.
I lavori si svolgeranno dalle ore 9.30 alle ore 17.30.
Una giornata di studio nazionale che vedrà coinvolta in primis la Commissione Immigrazione nazionale ma che è aperta al contributo di tutti i comitati territoriali e regionali e che ha come obiettivo prioritario quello di aprire un confronto aperto su proposte, idee, schemi organizzativi che possano rilanciare il sistema di accoglienza, fare il punto del nostro lavoro territoriale e nazionale e costruire una proposta di lavoro per l’Associazione, forte e condivisa.