“Intrecci meridiani. Politica, movimento, innovazione al Sud”, abbiamo voluto chiamare così questa tre giorni di eventi ed incontri – in un frangente storico tra i più tetri della nostra Repubblica – perché crediamo che sia venuto il momento di unirci, di intrecciare il filo dell’azione politica e sociale delle centinaia di realtà che ogni giorno resistono nel Sud Italia producendo iniziative innovative ed esperienze di protagonismo popolare e solidale.
Dal 31 Agosto al 2 Settembre presso il Sovereto Camping “Another Beach Project”, Isola di Capo Rizzuto (KR), centinaia di attivisti ed attiviste si confronteranno con realtà sociali e politiche di tutto il Meridione per provare a intrecciare i fili di una discussione comune su come costruire un’ alternativa credibile e popolare ad un governo sempre più forte con i deboli e debole con i forti.
I sud, l’antimafia, i conflitti ambientali, la disoccupazione e la precarietà, i diritti del lavoro, il radicamento territoriale, la democrazia radicale: sono alcuni dei temi che affronteremo per provare a tracciare una nuova rotta comune nelle incertezze dei prossimi mesi stretti dentro un dibattito sempre più regressivo dal punto di vista dei diritti sociali e di quasi perfetta continuità, se non di accentuamento, rispetto a politiche economiche a sostegno dei grandi interessi economici e finanziari . Il tutto mentre l’architettura delle relazioni internazionali e dell’Unione Europea, lontane dal trasformarsi in senso democratico, vengono invece messe in crisi dall’avanzare di movimenti populisti di destra. Oggi più che mai è necessario ricostruire i legami sociali per rimettere al centro le comunità e i territori come argine a questa ondata reazionaria: le nostre storie possono e devono mettersi in gioco, a cominciare dal Sud e da tutti i sud d’Italia e d’Europa, per costruire un’alternativa reale, popolare, maggioritaria e di governo.
Lo faremo partendo da un luogo simbolo del nostro Paese: la Calabria. Una delle terre più povere d’Italia con tassi di emigrazione e disoccupazione spaventose. Il campeggio si trova all’interno di un Comune sciolto per infiltrazione mafiosa, dentro un territorio vittima dello strapotere delle ‘ndrine, sull’unico tratto della costa che è riuscito a resistere alla cementificazione selvaggia e agli interessi del settore turistico intensivo. Una spiaggia salita agli onori della cronaca per l’umanità e il dovere del soccorso dimostrato dai bagnini, dai turisti e dai suoi abitanti in occasione dello sbarco di 56 richiedenti asilo siriani e Kurdi lo scorso 24 Luglio. Un progetto, quello del circolo Arci “Ubi Maior”, di turismo lento e sostenibilità ambientale, di tutela del territorio che significa anche lotta contro le mafie e per la creazione modelli economici alternativi e virtuosi. Convocare questo festival in un luogo dal così forte valore politico e sociale è per noi motivo di vicinanza e supporto a tutti quelli che, a partire dall’amore del proprio territorio, ogni giorno decidono di prendere in mano il loro presente e resistere.
Vi aspettiamo in tante e tanti, insieme è possibile costruire un nuovo futuro nelle macerie del presente.
Per info logistiche scrivere a: info@anotherbeach.com