Un viaggio straordinario verso le culture del mondo!
Anche quest’anno Sud Earth mette in scena “l’arte come unione dei popoli”. “Sud Earth” prova a riunire tutte le nobili arti in un viaggio che parte da Sud “verso ogni dove”. La cultura come momento di incontro e di confronto di tutti i popoli a Sud del mondo. Il format è come sempre la produzione di uno spettacolo di arti performative, mescolanze di lingua, usi, costumi, colori, movimenti e stili. “Sud Earth” – come direzione ideale, orizzonte metafisico, come “a Ovest di Paperino” – inaugura il suo viaggio che, attraversando la cultura mediterranea innanzitutto, prova a raggiungere i Sud di tutto il mondo.
Anche quest’anno artisti affermati o “in erba“ verranno affiancati da giovani migranti che hanno seguito laboratori nelle diverse discipline artistiche e che proveranno ad esibirsi sul palcoscenico. “Sud Earth”, quindi, non ha solo un valore artistico in senso stretto ma culturale nel senso più ampio, cioè come conoscenza per la trasformazione dell’esistente.
Per noi è importante approfondire insieme a diverse sensibilità cosa significa essere o sentirsi straniero o semplicemente diverso al giorno d’oggi e perché mai parole come accoglienza e solidarietà siano diventate indicibili ed ormai utilizzate in una accezione negativa, in cui l’umanità sembra degradare per lasciare spazio alla paura o all’odio.
Il 16 e 17 settembre il festival raggiungerà la meravigliosa cornice naturale dei laghi dj a Monticchio, sotto la guida del direttore artistico Manuel Tataranno e con l’ausilio dell’autore Giuseppe Bosin
Per l’evento saranno con noi diversi amici e artisti che hanno a cuore il tema dell’accoglienza e della solidarietà: da Peppone Calabrese a Dino Paradiso, passando per Neri Marcorè e Krikka Raggae, Tosca, Cisco Belotti, Lorenzo Lepore, Carolina Bubbico, Frankie Hi nrg solo per citarne alcuni.
Ma ci sarà spazio anche per le esibizioni dei ragazzi dei nostri centri di accoglienza.