ROMA, 19 NOVEMBRE 2020 – Il presidente del consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, è stato arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso.
Tallini, un passato nel Msi prima di entrare in Forza Italia, alle ultime regionali calabresi del gennaio scorso era finito tra gli “impresentabili” individuati dalla commissione antimafia.
Nel giugno scorso nell’aula del consiglio regionale aveva sostenuto che il fascismo non era razzista e definito il colonialismo del ventennio una strategia vincente, che ha portato la civiltà in Africa. La triste dimostrazione del razzismo di oggi contro i migranti che secondo Tallini dovremmo “aiutare a casa loro”.
Parole vergognose per chi, come da sempre fa l’Arci, si batte contro le violenze, i massacri e ricorda, ad esempio, l’uso di armi chimiche in Etiopia sulla popolazione civile o le ignobili leggi razziali del 1938. Ma di questo Tallini non ha memoria.